Android 16 aumenterà la sicurezza degli utenti con una nuova modalità di protezione avanzata, ideale per chi ha bisogno di una sicurezza extra.

Per tutti è una buona norma proteggere il proprio account Google con una password complessa e prestare attenzione alle app e ai servizi installati sul proprio dispositivo; ciò vale ancor di più per alcuni account che contengono informazioni personali o finanziarie particolarmente sensibili.

Coloro che sono preoccupati per la sicurezza dei propri dati, possono aderire al Programma di Protezione Avanzata di Google, che introdurrà nuove funzioni di sicurezza con Android 16 l’anno prossimo. L’Advanced Protection Program, annunciato da Google nel 2017, è stato pensato per offrire una maggiore protezione per gli utenti “ad alta visibilità”, come amministratori IT, giornalisti, attivisti e politici, che sono spesso bersaglio di attacchi mirati per rubare informazioni riservate.

Gli utenti che si iscrivono al programma dovranno usare una chiave di sicurezza o una passkey per accedere al proprio account Google. Saranno bloccati dal download di file segnalati come pericolosi da Google Chrome e dall’autorizzare app non approvate da Google. Il supporto agli smartphone Android è stato implementato nel 2020, e richiede che Google Play Protect rimanga sempre attivo, oltre ad impedire l’installazione di app da fonti esterne al Google Play Store o da altri negozi di app preinstallati.

Sebbene queste misure proteggano dalla maggior parte delle minacce, c’è ancora margine per migliorare la sicurezza dei dati personali, ed è qui che interviene Android 16. Un utente ha scoperto nel codice una nuova modalità di protezione avanzata (Advanced Protection Mode), con una patch che descrive il servizio come utile per registrare i dispositivi in una modalità di protezione potenziata e permettere agli utenti di personalizzarne il comportamento. Sarà possibile attivare la “protezione avanzata” tramite le Impostazioni, e consentirà alle app di verificare lo stato della protezione attraverso apposita API.

In pratica, Android 16 introdurrà un’opzione per attivare la “protezione avanzata” nelle Impostazioni. Le app potranno utilizzare una nuova API per verificare se la protezione è attivata e adattare il loro funzionamento di conseguenza. Da quanto si evince, la novità non dovrebbe essere implementata prima di Android 16, per cui bisognerà attendere il secondo trimestre del 2025.

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Carolina Napolano
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