Google lancia la prima Developer Preview di Android 16 in anticipo, con tante novità come il nuovo Photo Picker e miglioramenti a Health Connect.

Il mese scorso Google ha spiazzato tutti annunciando che Android 16 sarebbe arrivato molto prima del previsto. L’azienda ha confermato che la versione stabile verrà lanciata nel secondo trimestre del 2025 invece che nel terzo, riducendo di ben tre mesi il consueto tempo di attesa per un nuovo aggiornamento. Nel frattempo, Google ha anche annunciato che “presto inizierà l’anteprima per gli sviluppatori e il programma beta” per Android 16. E oggi, a poche settimane dall’annuncio, la prima Developer Preview di Android 16 è già disponibile!

Le Developer Preview rappresentano le prime versioni di un aggiornamento Android. Solitamente, queste versioni sono piene di bug e non sono progettate per un utilizzo da parte dei consumatori. Google le rende disponibili agli sviluppatori per permettere loro di iniziare a testare le applicazioni e contribuire alla risoluzione dei problemi prima del rilascio ufficiale. In altre parole, non è consigliabile installare Android 16 sul proprio telefono o tablet in questa fase, a meno che non si voglia sperimentare. Gli utenti di dispositivi Google Pixel recenti possono comunque provare questa versione sperimentale, se lo desiderano. Tra i dispositivi compatibili troviamo i seguenti modelli:

  • Pixel 6 e 6 Pro
  • Pixel 6a
  • Pixel 7 e 7 Pro
  • Pixel 7a
  • Pixel pieghevole
  • Pixel Tablet
  • Pixel 8 e 8 Pro
  • Pixel 8a
  • Pixel 9, 9 Pro, 9 Pro XL e 9 Pro Fold

Android 16 DP1 include alcune novità interessanti, anche se si tratta ancora di una versione iniziale. L’aggiornamento più rilevante riguarda un nuovo elenco di API per il Photo Picker. Il selettore di immagini è quel menu che appare quando si caricano file multimediali in un’app. In passato, caricare contenuti multimediali richiedeva l’accesso all’intera libreria del dispositivo, ora con il Photo Picker gli utenti possono scegliere specificamente quali foto o video caricare. In Android 16, Google introduce nuove API che daranno agli sviluppatori maggiore controllo sull’aspetto del selettore, rendendolo più integrato nell’app in cui viene utilizzato, mantenendo però le stesse garanzie di sicurezza e privacy presenti nelle versioni precedenti.

Health Connect riceve un aggiornamento notevole in Android 16, con il supporto per alcune cartelle cliniche elettroniche. Grazie allo standard FHIR (Fast Healthcare Interoperability Resources), Health Connect sarà in grado di leggere e scrivere informazioni sanitarie, come quelle utilizzate dal medico o dal dentista. Dato il carattere sensibile di questi dati, Google ha deciso di limitare l’accesso a questa funzione all’interno di un programma di accesso anticipato, richiedendo agli sviluppatori di fare domanda per utilizzarla.

Android 16 include anche l’ultima versione del Privacy Sandbox, progettato per risolvere alcuni problemi legati ai cookie di terze parti e ad altri sistemi di tracciamento degli utenti. Anche se non sono stati annunciati grand cambiamenti rispetto alla versione precedente, il Privacy Sandbox continua a rappresentare un passo avanti nella protezione della privacy degli utenti.

Google prevede di concludere la fase di Developer Preview di Android 16 entro la fine del 2024. La prima versione beta, disponibile anche per i consumatori, dovrebbe arrivare a gennaio 2025. Se tutto andrà secondo i piani, il lancio stabile di Android 16 è previsto per maggio 2025, anche se un rilascio tra giugno e luglio appare più realistico. Dato che la serie Google Pixel 9 è stata lanciata prima del solito quest’anno, non sarebbe sorprendente vedere la serie Pixel 10 come la prima a montare Android 16.

Google ha anche annunciato un secondo aggiornamento dell’SDK di Android nel quarto trimestre del 2025, che sarà un aggiornamento minore senza modifiche di compatibilità. Resta da vedere se verrà commercializzato come Android 16, Android 16.1 o con un altro nome, ma la risposta arriverà nel corso del prossimo anno.

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Team CEOTECH
La tecnologia dovrebbe arricchire la vita delle persone oltre a tutelare il pianeta.

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