Android 15 si profila all’orizzonte con funzionalità interessanti, tra cui la condivisione dell’audio tramite la tecnologia Auracast, che potrebbe trasformare il modo in cui interagiamo con l’audio.
Anche se molti dispositivi stanno solo ora ricevendo l’aggiornamento ad Android 14, lo sviluppo tecnologico non si ferma mai, e già si parla di Android 15, la prossima versione del sistema operativo di Google. Nonostante il suo arrivo sia previsto solo tra diversi mesi, alcune interessanti scoperte nel codice di Android 14 QPR2 (Quarterly Platform Releases) Beta 3 lasciano presagire grandi novità per la futura versione.
Secondo un rapporto di Android Authority, tra le novità più promettenti di Android 15 ci sarebbe l’integrazione dello standard Auracast, una tecnologia all’avanguardia per la condivisione dell’audio. Questa funzionalità permetterebbe di collegare più coppie di cuffie, altoparlanti e dispositivi audio a un’unica sorgente, come uno smartphone, trasformando l’utente in un vero e proprio DJ in grado di avviare sessioni musicali condivise.
Auracast non è un concetto del tutto nuovo. Già a fine agosto 2023, Samsung aveva annunciato che, dopo un aggiornamento, sarebbe stato possibile collegare un numero “illimitato” di cuffie Galaxy Buds 2 Pro a particolari smart TV Samsung. Questo annuncio ha aperto la strada a una serie di potenziali applicazioni e casi d’uso per Auracast, che vanno oltre la semplice condivisione di una playlist.
Le potenzialità di Auracast includono l’ascolto aumentato o assistito in ambienti come teatri o sale conferenze per coloro che necessitano di assistenza uditiva, e la possibilità di condividere una playlist dallo smartphone durante attività di gruppo, come una corsa con gli amici. Inoltre, Samsung ha suggerito che Auracast potrebbe essere utilizzato per offrire supporto multilingue senza dispositivi di traduzione, inviando interpretazioni in lingue diverse attraverso canali distinti.
L’integrazione di Auracast in Android 15 apre la porta a un’ampia gamma di possibilità e innovazioni nel campo dell’audio e della condivisione multimediale. Questa tecnologia migliorerebbe l’esperienza utente fornendo nuovi modi di interagire con l’audio e potrebbe anche avere impatti importanti in ambiti come l’accessibilità e la comunicazione multilingue.
