Android 13 è arrivato ufficialmente sui telefoni idonei poco più di un mese fa, ma gli esperti stanno già commentando le possibili modifiche apportate da Android 14 nel 2023. Secondo le ultime scoperte del famoso analista Mishaal Rahman, la prossima versione del sistema operativo Android di Google potrebbe richiedere il supporto del codec AV1.
In un post sul suo blog ufficiale di venerdì 30 settembre, Rahman mette in evidenza una nuova voce nel progetto open source Android. La piattaforma rileva che a partire da Android 14, tutti i telefoni e tablet devono supportare la decodifica AV1 .
La voce include il supporto AV1 nel CDD di Android “Android Compatibility Definitions Document”, che elenca tutti i requisiti che i dispositivi devono soddisfare per eseguire il sistema operativo.
Il supporto per la decodifica dei contenuti in AV1 è un’aggiunta importante al software, poiché questo formato di compressione video è molto più efficiente e richiede una larghezza di banda inferiore per essere in grado di eseguire il rendering di risoluzioni elevate. YouTube e Netflix sono alcune delle piattaforme che già utilizzano la tecnologia.
L’analista ha ribadito che la prossima generazione del sistema operativo più utilizzato al mondo deve abbandonare il supporto per le applicazioni a 32 bit e migrare la sua intera architettura a 64 bit, almeno su dispositivi che funzionano con processori basati su ARMv9, come Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1, MediaTek Dimensity 9000 e Samsung Exynos 2200.
Per quanto palese possa sembrare questo cambiamento, il mercato è pronto per questo. La maggior parte delle app moderne, circa il 99% di tutti i titoli sul Google Play Store, sono già in esecuzione su un’architettura a 64 bit. Apple, a proposito, ha abbandonato il supporto per 32 bit con il rilascio di iOS 11 nel 2017.
Android 14 dovrebbe entrare in beta nel secondo trimestre del 2023. Per ora, Google sta testando l’aggiornamento Android 13 QPR1 con miglioramenti delle prestazioni, stabilità e nuove funzionalità per Android 13.