La nuova frontiera della tecnologia mobile è più vicina: Mishaal Rahman esplora le potenzialità di Android 14 sull’ultimo dispositivo OnePlus Open, rivelando l’abilitazione delle app a sfruttare pienamente i display multipli.
La tecnologia degli smartphone è in continuo movimento, e l’ultima novità arriva direttamente dalle scoperte di Mishaal Rahman, esperto di software, che sta testando il OnePlus Open, uno smartphone pieghevole top di gamma operante con il nuovissimo Android 14. La caratteristica chiave di questo sistema operativo sembra essere il suo supporto esteso alle app, fornendo loro le API necessarie per sfruttare appieno tutti gli schermi degli smartphone pieghevoli.
I dispositivi pieghevoli, come il Galaxy Z Fold 5, il Motorola Razr 40 e il Huawei Mate X3, hanno introdotto nel mercato un’innovazione significativa con i loro display estensibili. Tuttavia, nonostante questi avanzamenti hardware, il software ha faticato a tenere il passo. Fino ad oggi, le applicazioni non sono state capaci di utilizzare contemporaneamente e in maniera efficace gli schermi interni ed esterni degli smartphone pieghevoli. La sola eccezione menzionata da Rahman è la modalità interprete del Pixel Fold, che sembra fare un uso oculato di entrambe le superfici.
Ma ora, con il lancio di Android 14 e la sua nuova API, le porte si aprono a un mondo di possibilità. Secondo il sito web di Android, la libreria Jetpack WindowManager è stata progettata proprio per permettere agli sviluppatori di app di adattarsi ai nuovi fattori di forma e configurazioni multi-schermo. Questa iniziale implementazione pone le basi per un’evoluzione futura che abbraccerà tipologie ancora più variegate di dispositivi e display.
L’implicazione pratica di questa novità è significativa. Gli smartphone pieghevoli, nonostante l’attrattiva di schermi più grandi e un migliore comfort visivo, non sono riusciti a imporsi come strumenti indispensabili nella vita di tutti i giorni. In termini di funzionalità uniche e esperienze utente innovative, molto resta da fare. Tuttavia, l’introduzione dell’API WindowManager di Android 14 potrebbe segnare un punto di svolta, rimuovendo ogni scusa per gli sviluppatori che, fino ad ora, non hanno potuto o voluto esplorare il pieno potenziale offerto da questi dispositivi.