Un processo purtroppo comune su Android è quando le app in background vengono interrotte e di conseguenza, quando l’utente torna su di esse, potrebbe perdere dati, non ricevere notifiche, ecc. Ma è una buona cosa che gli sviluppatori di Android 13 stiano pensando a questo problema e sembra che ci siano già test riusciti per ridurre questo ostacolo.
La funzionalità, chiamata “Multi-Generational Least Used Recently” o MGLRU, è già presente in Chrome OS e sembra che si stia facendo strada in Android secondo le prove sulla piattaforma Android Gerrit trovate dal portale XDA Developers.
Fondamentalmente, ci sono stati due risultati principali: ridurre l’utilizzo della CPU “kswapd” del 40% e vedere il 18% in meno di interruzioni dell’applicazione per memoria esaurita. Dopo diversi test, le modifiche sono state sostanziali e tra l’altro, “kswapd” gestisce la memoria virtuale e se si verifica una riduzione del 40% nell’utilizzo della CPU, verrà liberato molto spazio di elaborazione potenziale.
Per quanto riguarda la chiusura delle app per mancanza di memoria, il risultato dovrebbe fare la differenza sui dispositivi che lottano con la gestione della memoria e le app in background. Resta da vedere se la funzionalità sarà sottoposta a ulteriori test o se sarà abilitata di default per tutti gli utenti.