Dal continuo impegno di Google alle sfide poste dai produttori di dispositivi: una panoramica sulla frammentazione di Android nel 2023.
La frammentazione di Android: una questione storica che da anni è al centro del dibattito tecnologico. Google ha lavorato incessantemente per cercare di portare ordine in un ecosistema tanto vasto e diversificato, ma nonostante i significativi progressi, la strada per un universo Android omogeneo appare ancora lunga e tortuosa.
Al cuore di questa sfida non ci sono solo le politiche e le decisioni di Google, ma un insieme di variabili che includono gli innumerevoli produttori di dispositivi. Dal peso importante nel mercato, come Samsung, Xiaomi e OnePlus, alle piccole realtà specializzate che dominano i mercati asiatici, ogni produttore ha un ruolo nella complessa tessitura di Android.
Una delle principali armi con cui Google combatte la frammentazione è la trasparenza: da anni l’azienda rilascia aggiornamenti periodici sulla diffusione delle varie versioni del suo sistema operativo. L’ultimo di questi, datato 1° ottobre 2023, ci offre una fotografia interessante dell’evoluzione di Android nell’ultimo periodo.
In cima alla lista troviamo Android 13, la cui presenza è schizzata dal 15% al 22.4% in soli cinque mesi. Al contrario, Android 12 ha subìto un lieve decremento, passando dal 16,3% al 15,8%. Anche Android 11 ha visto ridurre la sua quota, scendendo dal 23,1% al 21,6%. Le versioni precedenti, come Android 10, 9 e 8.1, seguono la tendenza generale mostrando un calo, mentre le versioni più datate, pur rimanendo in minoranza, resistono nel panorama Android.
Da questa analisi emerge una tendenza chiara: Android 13 domina, diventando la versione più utilizzata, seguito da vicino da Android 11. Android 12, seppur recente, si posiziona più in basso nella classifica.
Uno dei dati che meritano particolare attenzione è la percentuale di dispositivi che operano con una versione di Android supportata attivamente da Google, in particolare attraverso il backport delle patch di sicurezza. Questo numero è cresciuto significativamente, toccando il 59,8%, un aumento che dimostra l’impegno continuo di Google nella protezione dei suoi utenti.
Tuttavia, nonostante questi dati positivi, c’è un messaggio sotteso che non può essere ignorato: la frammentazione rimane un ostacolo significativo. Google ha fatto passi da gigante, ma il vero traguardo – un ecosistema Android completamente unificato – è un obiettivo che, al momento, appare ancora distante.