La nuova APU AMD Ryzen 9 8945HS è stata scoperta nel notebook ASUS ROG Zephyrus G14 in un recente benchmark su Geekbench.
Il notebook ASUS ROG Zephyrus G14 è stato da tempo un punto di riferimento per gli appassionati di gaming e tecnologia, e ora sembra essere pronto a superare ancora una volta le aspettative. Una recente scoperta in un benchmark di Geekbench ha rivelato l’APU AMD Ryzen 9 8945HS all’interno del portatile, segnando un’innovazione per la serie ROG Zephyrus che dovrebbe essere lanciata nel 2024.
Questa anticipazione suggerisce che ASUS sta pianificando di aggiornare la sua linea di portatili ROG Zephyrus con APU AMD Ryzen 8040 “Hawk Point”, e in particolare, il modello G14 riceverà il chip Ryzen 9 8945HS. Quest’ultimo, annunciato questo mese e previsto per il rilascio a febbraio 2024, promette di offrire un’esperienza di gioco e multitasking senza precedenti.
Il Ryzen 9 8945HS si presenta come una potente APU con 8 core basati sull’architettura Zen 4 core, 16 thread, e una velocità di clock che raggiunge fino a 5,2 GHz, oltre a 16 MB di cache L3. Con un TDP standard di 45W che può essere configurato fino a 54W, si adatta perfettamente ai portatili ROG Zephyrus di ASUS, noti per le loro soluzioni di raffreddamento all’avanguardia.
Inoltre, l’APU include una iGPU Radeon 780M “RDNA 3” con 12 unità di calcolo con clock a 2.800 MHz. Mentre questa iGPU offre prestazioni competitive, è probabile che ASUS opti per integrare anche un modello della serie RTX 40 di NVIDIA per offrire un’esperienza di gioco ancora più coinvolgente.
Il notebook in questione è stato configurato con 32 GB di memoria DDR5, il che suggerisce una velocità di 5600 MT/s, offrendo una larghezza di banda e una velocità di elaborazione dati notevoli per le attività più esigenti.
In termini di prestazioni, il punteggio multi-core del modello lo pone alla pari con CPU come il Ryzen 7 7745HX a 14 core e Core Ultra 7 155H. Anche se il punteggio single-core sembra un po’ basso nel benchmark, è probabile che vi siano miglioramenti nel modello finale con l’ottimizzazione del firmware.
