La reazione di Amazon allo sciopero improvvisato nel magazzino sindacalizzato di Staten Island non si è fatta attendere: circa 50 lavoratori sono stati sospesi dopo aver occupato l’ufficio delle risorse umane e aver rifiutato di lavorare in condizioni di presunta insicurezza a seguito di un incendio nel bacino navale. Uno dei lavoratori ha dichiarato che la sospensione continuerà mentre Amazon indaga sull’interruzione del lavoro.
Ciò che è avvenuto è noto: si è verificato un incendio in un compattatore di cartone collocato sulla banchina esterna al magazzino e ai lavoratori del turno di notte, compresi quelli che hanno poi partecipato alla protesta, è stato chiesto di presentarsi ai loro turni abituali dopo che i vigili del fuoco hanno dichiarato che il magazzino era sicuro. La maggior parte dei lavoratori si è adeguata, ha dichiarato Amazon, e i lavoratori del turno diurno sono stati mandati a casa con lo stipendio.
Le sospensioni non contribuiranno ad alleviare il conflitto tra Amazon e i lavoratori del JFK8, l’unico magazzino sindacalizzato dell’azienda. I dipendenti colpiti non perderanno necessariamente il lavoro ma Amazon ha lanciato un chiaro segnale, ovvero non è disposta a tollerare interruzioni del lavoro anche in presenza di un sindacato.
Ci sono anche tensioni più ampie in tutta l’azienda, con il personale di diversi magazzini americani che spinge per la sindacalizzazione. In questo panorama l’azienda ha comunicato pochi giorni fa che aumenterà gli stipendi base degli addetti ai magazzini e che offrirà nuove e diverse opportunità di crescita interne.
Infine, secondo una fonte, Amazon ha bloccato le assunzioni nella vendita al dettaglio, sulla scia di quanto già avviene in altre aziende fra licenziamenti e sospensioni di assunzioni a causa del rallentamento dell’economia globale, oltre ad aver chiuso diversi centri di assistenza clienti negli Stati Uniti e ad aver rallentato la costruzione di alcuni nuovi magazzini per contenere i costi e fronteggiare il rallentamento della crescita dei ricavi del primo trimestre del 2022.