La California fa causa ad Amazon per aver impedito ai venditori di offrire prezzi più bassi altrove. L’azione legale potrebbe avere un grande impatto.
Amazon è un’altra big che non riesce ad evitare multe e cause legali, in questo caso cause sui prezzi praticati da terzi. Il New York Times riporta che la California ha intentato una causa antitrust accusando Amazon di violare sia il Cartwright Act sia la legge statale sulla concorrenza attraverso le sue regole sui prezzi. Amazon soffocherebbe la concorrenza impedendo ai venditori di offrire prezzi più bassi su altri siti. Se le indicazioni di Amazon non vengono seguite, i venditori rischiano di perdere i pulsanti di acquisto, le inserzioni in primo piano o persino l’accesso di base al marketplace di Amazon.
In caso di successo, l’azione legale vieterebbe qualsiasi contratto ritenuto anticoncorrenziale e i venditori sarebbero liberi di ridurre i prezzi altrove. Amazon inoltre dovrebbe pagare i danni, restituire i “guadagni illeciti” e nominare un supervisore approvato dal tribunale.
Un portavoce di Amazon ha affermato che la California ha una situazione “esattamente al contrario”. Secondo Amazon, le terze parti hanno ancora il controllo sui prezzi e l’inclusione nello spazio “Buy Box” dimostra che un affare è veramente competitivo. L’azienda ha inoltre sostenuto che la causa avrebbe fatto aumentare i prezzi.
Il caso è simile a quello di una causa intentata nel distretto di Columbia. La Corte Superiore della regione ha archiviato il caso a marzo per mancanza di prove, ma il procuratore generale Karl Racine ha presentato ricorso contro la decisione.
Amazon sta affrontando un crescente controllo governativo sulle sue pratiche. La Federal Trade Commission ha indagato sulle acquisizioni e non solo, mentre le pressioni dell’UE hanno spinto Amazon a rivedere il suo programma di vendita e a migliorare le possibilità di terzi di competere con le vendite dirette. L’azienda tecnologica si è opposta a queste mosse.