Amazon si trova al centro di un’ingente frode internazionale orchestrata da REKK, che corrompe i dipendenti e sfrutta vulnerabilità interne per truffe milionarie.
Amazon si appresta a spendere quasi 680 miliardi di dollari entro il 2023, un investimento massiccio che non passa inosservato agli occhi dei malintenzionati. Con una così vasta somma in gioco, non sorprende che si moltiplichino i tentativi di frode ai danni dell’azienda. La storia di Amazon è costellata da episodi di truffe, alcune delle quali risalgono ai tempi in cui i controlli erano meno rigorosi, come la pratica di rispedire indietro pacchi pieni di sabbia pur mantenendo il prodotto acquistato.
Oggi, tuttavia, la frode si evolve e assume una dimensione molto più ampia e strutturata. Il caso di REKK ne è un esempio lampante. Quest’azienda, pubblicizzata su social network come Reddit e Discord, offre un servizio apparentemente allettante: la possibilità di ottenere il rimborso per articoli acquistati su Amazon, in cambio di una percentuale sul valore dell’articolo. Questa proposta ha attirato molte persone in cerca di guadagni facili, spingendoli a partecipare in una frode su larga scala.
Il meccanismo di REKK si basa sull’abilità di far convalidare resi falsi, un’operazione resa possibile corrompendo i dipendenti di Amazon, che diventano complici attivi dello schema fraudolento. In casi in cui la corruzione non è sufficiente, la rete di REKK si spinge fino a infiltrarsi nei server interni di Amazon, una mossa audace che sottolinea la sofisticazione e la pericolosità del loro metodo. I prodotti coinvolti in queste frodi sono di alto valore: smartphone di fascia alta, MacBook Pro, console per videogiochi e persino monete d’oro 24 carati. Questa attività illecita si è protratta per almeno un anno, dal giugno 2022 al maggio 2023.
In risposta a questi gravi episodi, Amazon ha presentato una denuncia contro REKK e circa 30 altre persone provenienti da vari Paesi, tra cui Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Grecia, Lituania e Paesi Bassi. Tra i coinvolti, sono stati identificati almeno 7 ex dipendenti di Amazon, che hanno accettato tangenti per diverse centinaia di migliaia di dollari. Sebbene Amazon non abbia fornito l’esatto ammontare del danno subìto, è chiaro che l’entità della truffa ammonta a milioni di dollari.