In Amazon sono iniziati i licenziamenti. Si parte dalla divisione Devices & Services, come comunicato in una nota.
Avevamo riportato in un precedente articolo la notizia dei licenziamenti previsti in Amazon. A tal riguardo, il capo della divisione hardware dell’azienda ha confermato che il gigante tecnologico sta tagliando posti di lavoro. Dave Limp, a capo dell’organizzazione Devices & Services dell’azienda, ha comunicato al suo team che Amazon “consoliderà alcuni team e programmi” e che “alcuni ruoli non saranno più necessari“.
Dave Limp in una nota al personale condivisa da Amazon si dice addolorato per la perdita di alcuni membri del team, chiara conseguenza dei tagli sui ruoli che non saranno più necessari. “Pur sapendo che questa notizia è difficile da digerire, voglio sottolineare che l’organizzazione Devices & Services rimane un’importante area di investimento per Amazon, e continueremo a inventare per conto dei nostri clienti“.
Limp non ha comunicato il numero di dipendenti interessati, ma come avevamo riportato si indicava che i licenziamenti avrebbero potuto interessare fino a 10.000 dipendenti. Limp ha dichiarato che Amazon sta fornendo ai dipendenti “un pacchetto che include un pagamento per la separazione, benefici transitori e supporto esterno per il collocamento“. Ha aggiunto che alcuni lavoratori potrebbero trovare un’altra collocazione all’interno di Amazon.
In una nota, Andy Jassy, CEO di Amazon, dichiara che l’azienda è nel mezzo della sua revisione annuale durante la quale vengono prese decisioni in merito ai cambiamenti. “La revisione di quest’anno è più difficile a causa del fatto che l’economia rimane in una situazione difficile e abbiamo assunto rapidamente negli ultimi anni.”
Amazon è solo l’ultimo gigante tecnologico a licenziare un gran numero di dipendenti nelle ultime settimane. Meta ha tagliato 11.000 posti di lavoro, il suo primo licenziamento di massa, e Twitter ha licenziato circa la metà del suo personale e tagliato migliaia di posti di lavoro a contratto. E non sono stati gli unici ad avviare licenziamenti. È notizia di pochi giorni fa che anche Disney taglierà posti di lavoro e prima di lei anche Intel, Patreon, solo per dirne alcune.