Crescita significativa per Google Search e YouTube, ma il cloud non raggiunge le aspettative di Wall Street. Le azioni di Alphabet reagiscono con un calo nelle contrattazioni after-hours.
L’ultimo rapporto finanziario rilasciato da Alphabet, la società madre di Google, ha svelato una serie di numeri importanti e alcune sorprese che hanno influenzato la percezione degli analisti e degli investitori.
Innanzitutto, la crescita annuale del colosso tecnologico è notevole: i ricavi di Google Search sono aumentati dell’11,3%, attestandosi a 44,03 miliardi di dollari. Anche YouTube non è da meno, con i ricavi pubblicitari che hanno superato le aspettative, registrando un incremento del 12,5% e raggiungendo la cifra di 7,95 miliardi di dollari.
Questi numeri riflettono l’enorme popolarità e l’influenza di questi servizi. Il CEO di Alphabet e Google, Sundar Pichai, ha sottolineato l’importanza di YouTube Shorts, una risposta diretta al fenomeno TikTok, evidenziando che le visualizzazioni giornaliere sono balzate a 70 miliardi, un aumento notevole rispetto ai 50 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente.
Il totale dei ricavi pubblicitari complessivi di Google per il trimestre è salito a 59,65 miliardi di dollari, con un aumento del 9,5%. E non solo. Le altre entrate di Google, che potrebbero comprendere vendite di dispositivi come i Google Pixel, hanno visto un incremento del 20%, raggiungendo 8,34 miliardi di dollari.
Se da una parte Alphabet ha registrato una crescita del 22,5% nel settore cloud, dall’altra non ha raggiunto le aspettative di Wall Street, fermadosi a 8,41 miliardi di dollari, mancando di soli 20 milioni di dollari le stime.
La reazione del mercato non si è fatta attendere. Le azioni di Alphabet sono scese del 6,07% nelle contrattazioni after-hours, una reazione alla mancata aspettativa sul fronte cloud e forse anche ai costi sostenuti da Google per l’acquisizione del traffico, che sono aumentati del 6,8%.
Un altro dato degno di nota riguarda la forza lavoro di Google, che ha visto un calo del 2,4%, passando da 186.779 dipendenti a 182.381 in un anno.
Nelle dichiarazioni finali, l’amministratore delegato Pichai ha espresso soddisfazione per i risultati raggiunti, sottolineando l’importanza dell’innovazione guidata dall’intelligenza artificiale. Ruth Porat, invece, che si appresta a lasciare il ruolo di CFO, ha ribadito la solidità dell’azienda, evidenziando la crescita costante e significativa di settori come Search, YouTube e Cloud.