L’AGCOM ha multato X (ex Twitter) per 1,35 milioni di euro per aver diffuso pubblicità vietata sul gioco d’azzardo. Da inizio anno, sanzioni per oltre 10 milioni di euro a Google, Twitch, Meta e YouTube per violazioni simili.
Nelle ultime ore, è emersa una nuova vicenda che vede protagonista X (ex Twitter), ora di proprietà di Elon Musk, colpito da una sanzione da parte dell’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) per la diffusione di pubblicità illegale legata al gioco d’azzardo. L’azione si inserisce in un contesto più ampio di iniziative regolatorie, con la sanzione che ammonta a 1.35 milioni di euro per violazione del Decreto Dignità.
X si unisce a una lista crescente di aziende tecnologiche che hanno ricevuto multe per motivi simili dall’inizio del 2023, tra cui Google, Twitch e Meta (quest’ultima sanzionata due volte). Il contesto di queste sanzioni mette in luce la determinazione delle autorità italiane nel contrastare la pubblicità illegale legata al gioco d’azzardo online, un fenomeno particolarmente sensibile nel panorama legislativo italiano.
L’azione dell’AGCOM contro X segue la scoperta di nove violazioni commesse da account Premium contrassegnati dalla spunta blu. Nonostante la divisione di moderazione di X abbia già sospeso o bandito sette di questi account, due sono ancora attivi, spingendo l’autorità regolatrice a richiederne il blocco e ad emettere un’ordinanza per prevenire la pubblicazione di ulteriori contenuti illegali da parte degli account in questione dopo la notifica della contestazione.
La sanzione a X contribuisce a portare il totale delle multe raccolte dall’AGCOM per violazioni legate al gioco d’azzardo a oltre 10 milioni di euro solo nel 2023, includendo due sanzioni a YouTube (per un totale di 1.2 milioni di euro), una sanzione a Google (2.25 milioni di euro), una sanzione a Twitch (900 mila euro) e due sanzioni a Meta (per un complessivo di 6.33 milioni di uro), raggiungendo un totale esatto di 10.680.000 euro.
Il Decreto Dignità, normativa chiave in questa battaglia regolatoria, proibisce esplicitamente la promozione del gioco d’azzardo, stabilendo che le multe per la violazione di tale decreto sono pari al 5% del valore della sponsorizzazione o della pubblicità, ma non inferiori a 50 mila euro.