Apple e la Commissione Europea trovano un accordo su Apple Pay e pagamenti NFC. Ora anche i concorrenti potranno utilizzare la tecnologia NFC su iPhone per transazioni sicure nei negozi.

Apple e la Commissione europea hanno trovato un punto d’incontro dopo quattro riguardo Apple Pay e i pagamenti NFC. Apple Pay era l’unico metodo di pagamento via NFC tap-and-go consentito su iPhone, ma ora anche i concorrenti potranno utilizzare questa tecnologia per transazioni sicure nei negozi.

A gennaio, in risposta alle denunce per pratiche anticoncorrenziali, Apple aveva proposto modifiche alla Commissione Europea per risolvere la questione, inclusa l’apertura dell’NFC di iPhone a terzi per gli utenti dello Spazio Economico Europeo. La Commissione ha ora accettato queste proposte, con un lieve ritardo sulle previsioni inziali.

La Commissione UE aveva preliminarmente concluso che Apple ha abusato della sua posizione dominante rifiutando di aprire l’NFC su iOS agli sviluppatori di altri portafogli digitali, limitando i pagamenti contactless al solo Apple Pay. Questa politica ha escluso i concorrenti di Apple Pay, riducendo l’innovazione e la scelta per gli utenti, in violazione delle norme comunitarie sull’abuso di posizione dominante. Le proposte di Apple, riviste e accettate dalla Commissione, includono i seguenti impegni per i prossimi dieci anni:

  1. Apertura gratuita della tecnologia NFC agli sviluppatori: gli sviluppatori di sistemi alternativi ad Apple Pay e Apple Wallet potranno utilizzare la tecnologia NFC senza costi. Questo sarà valido per gli sviluppatori dello Spazio Economico Europeo (SEE) e per tutti gli utenti iOS con un ID Apple registrato nel SEE, anche quando si trovano temporaneamente fuori dal SEE.
  2. Accesso in modalità Host Card Emulation (HCE): questa modalità permetterà di archiviare in modo sicuro le credenziali di pagamento e di completare le transazioni usando l’NFC.
  3. Possibilità di impostare wallet di terze parti come predefiniti: gli sviluppatori potranno chiedere agli utenti di impostare un wallet di terze parti come sistema di pagamento predefinito, e questa operazione dovrà poter avvenire in pochi passaggi.
  4. Concessione delle funzionalità riservate ad Apple Pay: i wallet di terze parti avranno accesso a funzionalità come la rilevazione automatica del POS avvicinando lo smartphone, il doppio clic sul pulsante di accensione per l’apertura del wallet, e i sistemi di autenticazione sicura come Face ID, Touch ID o PIN.

Questi punti centrali e vincolanti hanno permesso di evitare ad Apple una sanzione che avrebbe potuto raggiungere il 10% del fatturato annuo globale, ossia circa 40 miliardi di dollari.

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Team CEOTECH
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