Tesla si trova sotto indagine da parte del Dipartimento di Giustizia che starebbe indagando per verificare se l’azienda ha ingannato clienti e investitori sostenendo che la sua tecnologia Autopilot consente capacità di guida autonoma complete. Secondo quanto riportato da Reuters, il DOJ ha avviato l’indagine lo scorso anno a seguito di oltre una dozzina di incidenti, anche mortali, in cui è stato attivato Autopilot. I procuratori di Washington e San Francisco stanno esaminando se Tesla abbia fatto affermazioni non supportate sulla tecnologia di guida autonoma e potrebbero perseguire accuse penali o sanzioni.
Ad agosto è emersa la notizia che la motorizzazione della California aveva presentato un reclamo contro la casa automobilistica presso l’Ufficio delle udienze amministrative della California. La motorizzazione ha accusato Tesla di aver utilizzato un linguaggio pubblicitario sul suo sito web per i prodotti Autopilot e Full Self-Driving non basato sui fatti, facendo credere che i suoi veicoli siano in grado di viaggiare completamente senza conducente. Un esempio è una parte della pagina Autopilot sul sito web di Tesla che dice: “Tutto ciò che dovrete fare è salire e dire alla vostra auto dove andare“.
Allo stesso tempo, però, Tesla afferma esplicitamente nella sua pagina di supporto che “Autopilot, Enhanced Autopilot e Full Self-Driving Capability sono destinati all’uso con un guidatore pienamente attento, che ha le mani sul volante“. Queste funzioni, si legge, “non rendono il veicolo autonomo“. Affermazioni in contrasto dunque.
Oltre al Dipartimento di Giustizia, anche la National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) statunitense sta indagando sul sistema Autopilot di Tesla. L’agenzia ha avviato un’indagine nel 2021 a seguito della segnalazione di 11 incidenti che coinvolgevano veicoli di pronto intervento parcheggiati. Nel giugno di quest’anno, l’NHTSA ha aggiornato lo stato dell’indagine e l’ha estesa a quasi tutti i veicoli Tesla venduti dal 2014.