Le controversie per violazione di brevetto sono purtroppo frequenti nel mondo della tecnologia, dove diversi marchi possono finire per cannibalizzarsi a vicenda per vedere chi ne esce vincitore. In alcune occasioni, le piccole aziende tentano di sfidare aziende enormi come Apple, che possono finire per essere penalizzate. Ora, il portale Huawei Central ha individuato i documenti secondo i quali l’azienda cinese ha fatto causa ad Amazon per aver copiato una sua tecnologia, violando i diritti di invenzione di un brevetto non identificato.
Ciò ha portato il Huawei a citare in giudizio non solo Amazon.com ma anche Amazon.com Information Services Co. srl Pechino, oltre ad altre società ombrello. Il caso è in corso in Cina e il processo dovrebbe iniziare l’8 dicembre presso il Suzhou Intermediate People’s Court nella provincia di Jiangsu.
Questa sembra una mossa naturale per Huawei, che sta investendo sempre più in ricerca e sviluppo, il che significa che non si lascia sfuggire l’innovazione e che è alla ricerca di violazioni di brevetti.
Nel 2019, il fondatore di Huawei, Ren Zhengfei ha dichiarato che Huawei non sarebbe stata così dura con i brevetti, collaborando con aziende più piccole e sarebbe stata disposta a condividere o vendere i brevetti per tariffe più basse, scoraggiando di fatto la violazione. Questo, però, è stato detto in un momento in cui l’azienda aveva bisogno di difendersi maggiormente, non avendo le carte in regola sul mercato internazionale.
Man mano la società si riprende sul mercato, Huawei torna a fare mosse più combattive come questa. L’anno scorso, l’azienda ha ottenuto l’approvazione di 45.000 brevetti validi – più del 90% dei quali includeva nuove idee innovative, secondo Huawei. L’azienda cinese è ancora al primo posto come domande di brevetti nel suo Paese.
Vale la pena ricordare che nel 2020, quando il governo statunitense ha allentato alcune sanzioni contro il marchio, Huawei è stata addirittura accusata di utilizzare il reverse engineering per spiare e copiare le tecnologie Cisco.