Meta dovrà vendere Giphy dopo aver perso l’appello nel Regno Unito. Il tribunale ha stabilito che avrebbe danneggiato la concorrenza. Vediamo i dettagli.
Per Meta il periodo è decisamente intenso. Fra le difficoltà finanziarie, la ristrutturazione interna e i licenziamenti, le critiche sul metaverso e le vicende in tribunale, le criticità e sfide non mancano certamente. La Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito ha ora ordinato a Meta di vendere Giphy dopo aver perso la battaglia presso il Competition Appeal Tribunal. Sebbene la CMA abbia rivisto la decisione a luglio dopo che il tribunale si era schierato con Meta su un punto, ha rilevato che l’accordo potrebbe comunque danneggiare la concorrenza limitando l’accesso dei rivali alle GIF di Giphy, richiedendo condizioni sfavorevoli e riducendo le scelte pubblicitarie digitali.
Meta ha acquistato Giphy nel maggio 2020. L’azienda sperava che l’acquisto avrebbe migliorato la ricerca di GIF e adesivi nelle Storie e nella messaggistica diretta di Instagram ma mentre l’azienda sosteneva che Giphy sarebbe stato disponibile anche per altri, la CMA ha avviato un’indagine ed ha stabilito dopo pochi mesi che l’acquisizione avrebbe danneggiato la concorrenza nei social media e nella pubblicità. Meta ha respinto queste affermazioni e ha fatto ricorso contro l’ordine di vendita di Giphy del novembre 2021.
Un portavoce di Meta ha dichiarato che l’azienda è “delusa” dalla decisione della CMA, ma che onorerà il risultato e collaborerà alla vendita di Giphy. Bisogna però sottolineare che questa decisione arriva mentre i funzionari riesaminano altre acquisizioni. La Federal Trade Commission è arrivata a denunciare l’acquisizione di Within, sviluppatore di app per l’allenamento in VR, perché teme che possa soffocare il mercato del fitness virtuale. Le acquisizioni terminate o da portare a termine da Meta sono sotto stretta osservazione e l’inversione dell’accordo con Giphy non alleggerirà la pressione.