Non è la prima volta che si parla di Amazon e dei suoi dipendenti e della ormai nota insoddisfazione di questi ultimi. Non molto tempo fa si parlava del fatto che l’azienda avrebbe potuto esaurire i magazzinieri da assumere entro pochi anni.
L’anno scorso, solo un terzo dei nuovi assunti di Amazon è rimasto in azienda per più di 90 giorni prima di licenziarsi, essere licenziato o essere messo in cassa integrazione, secondo i documenti trapelati ottenuti da Engadget. Il problema potrebbe essere più complesso e ha sfaccettature differenti. Il rapporto indica infatti come Amazon abbia dei seri problemi a trattenere i dipendenti ma rivela anche che, secondo le stime dell’azienda, questo tasso di abbandono costi quasi 8 miliardi di dollari all’anno.
Il rapporto, che si basa su documenti di ricerca interni, slide decks e fogli di calcolo di Amazon, sostiene che i lavoratori hanno il doppio delle probabilità di andarsene per scelta, piuttosto che perché sono stati licenziati. Il problema è diffuso in tutta l’azienda, non solo tra i magazzinieri ma dai ruoli di base fino ai vicepresidenti.
Il rapporto non specifica quale sia la classe di dipendenti con il tasso di logoramento più alto, ma è noto che i magazzini e le altre strutture di Amazon hanno un turnover maggiore rispetto al resto del settore. Ma mentre alcuni magazzinieri di Amazon hanno reso evidente il motivo per cui le persone abbandonano il loro posto, Engadget osserva che anche i manager se ne stanno andando per problemi di avanzamento di carriera in azienda. Alcuni di questi problemi potrebbero essere dovuti ai programmi di formazione offerti dalla società che, secondo i documenti citati dal rapporto, sono apparentemente gestiti in modo disorganizzato e dispendioso.
Amazon ha sicuramente dei problemi con le persone che se ne vanno, ma viene anche criticata per il modo in cui gestisce i licenziamenti. In passato sono emerse anche preoccupazioni sul ruolo dell’automazione nel processo aziendale per il monitoraggio delle prestazioni dei dipendenti dei magazzini e del loro licenziamento se non erano all’altezza dei severi standard dell’azienda.