Gran parte degli articoli di elettronica (ma non solo!) che acquistiamo nei negozi sono prodotti in Cina e vengono importati nel nostro Paese a prezzi che superano spesso il doppio del costo iniziale. Da qualche anno, però, i cinesi hanno deciso di venderli direttamente su Internet a prezzi concorrenziali e il loro progetto sembra avere avuto decisamente successo. Ma non è tutto oro…
Sul Web ci sono decine di negozi che ci permettono di acquistare direttamente dalla Cina, senza contare le migliaia di piccoli venditori che si possono trovare su eBay, www.ebay.it o su AliExpress,www.aliexpress.com, il sito che riunisce le piccole imprese cinesi che offrono i loro prodotti ad acquirenti internazionali. Il primo rischio, particolarmente concreto per i capi di abbigliamento ma anche per i dispositivi elettronici, è quello dell’autenticità del prodotto, soprattutto se “griffato”. In pratica rischieremmo di acquistare dalla Cina gli stessi prodotti copiati che possiamo trovare su qualsiasi bancarella.
Anche se l’articolo che scegliamo ha la confezione originale potrebbe far parte di uno stock fallato in partenza, magari “solo” per qualche caratteristica non immediatamente visibile come la dotazione di memoria o il funzionamento del processore. In questo caso dovremo dimostrare che il dispositivo non funziona e quindi rispedirlo in Cina per avere il rimborso. Decisamente meglio allora affidarci a store online che hanno una reputazione di serietà come GearBest, www.gearbest.com, TinyDeal, www.tinydeal.com, GeekBuying, www.geekbuying.com, che muovono migliaia di prodotti e non possono permettersi di fare brutte figure. Nell’ultimo anno, poi, sono nati anche diversi siti specializzati in prodotti cinesi Honorbuy, www.honorbuy.it e Grossoshop, www.grossoshop.net, che hanno il magazzino in Europa o addirittura in Italia e garantiscono consegne in tempi rapidi senza tasse di importazione, ovviamente a prezzi superiori rispetto a quelli degli store che spediscono dalla Cina.
Attenti alle truffe!
Sull’onda del successo degli acquisti diretti dalla Cina, sono nati negli ultimi mesi diversi siti truffaldini. Anche navigando su Facebook è frequente imbattersi in pubblicità di prodotti apparentemente di marca proposti a prezzi ultra convenienti. Attenzione, perché si tratta “nel migliore dei casi” di truffe o persino di tentativi di pirateria. Proprio la scorsa estate per alcuni mesi su Facebook sono stati pubblicizzati occhiali Rayban a 19,99 euro; cliccando sul link però si finiva in un sito fasullo il cui scopo era quello di spingere i visitatori a fare l’acquisto in modo da poter rubare i dati della carta di credito. Luxottica, la società di Belluno proprietaria del marchio RayBan, ha dovuto incaricare una società che si occupa di sicurezza su Internet per rimuovere la pubblicità e far chiudere il sito incriminato.
Una volta individuato uno store affidabile, i veri problemi per chi vuole acquistare direttamente dalla Cina riguardano i tempi di consegna, la garanzia, l’assistenza e la possibilità di dover pagare tasse di importazione molto salate. Per quanto riguarda la garanzia, tutti i principali negozi offrono ormai due anni di copertura e la possibilità di venire rimborsati se si cambia idea entro 15/30 giorni dall’acquisto. L’assistenza avviene via chat o via email ed è abbastanza efficiente; purtroppo però in caso di guasti o di insoddisfazione dovremo inviare il prodotto a nostre spese e pure aspettare non meno di un mese per avere il rimborso o il prodotto riparato.
E questo, soprattutto nel caso degli smartphone che usiamo tutti i giorni, non è un problema da poco. Poi c’è il rischio della dogana. Per la legge italiana tutti i prodotti importati da Paesi che non appartengono alla Comunità Europea e che hanno un valore superiore ai 22 euro devono pagare IVA, dazio e sdoganamento per una cifra che arriva a superare il 25% del prezzo iniziale. In realtà GearBest, GeekBuying e altri store riescono a fare sdoganare i loro prodotti in Gran Bretagna dichiarando prezzi di gran lunga inferiori al vero. Una volta arrivati all’interno dell’Unione Europea non si corrono più rischi di dover pagare tasse ulteriori. Si tratta comunque di un sotterfugio che non potrà durare a lungo, anche perché negli ultimi mesi molte nazioni, tra cui l’Italia, si sono lamentate con gli inglesi per la loro politica troppo permissiva.
Il risparmio è social
Una delle caratteristiche comuni agli store online di prodotti cinesi è quella dei codici coupon, inserendo i quali è possibile avere un prezzo scontato. Dal Black Friday ai saldi dopo le feste natalizie (o quelle cinesi) ci sono sempre occasioni per cui è possibile ottenere ulteriori sconti rispetto ai prezzi già molto concorrenziali praticati dagli stessi store. Il problema è dove reperire questi codici. Per fortuna esistono vere e proprie community online, soprattutto su Facebook, i cui partecipanti condividono sconti e opportunità. La più diffusa è sicuramente ScontiCina che, oltre ad essere un gruppo di Facebook, è presente sul web all’indirizzo www.sconticina.it. Sempre su Facebook ci sono poi numerosi gruppi legati ai vari store come per esempio Acquisti su Aliexpress, consigli, link, informazioni e chiacchiere, nel quale ci si può confrontare liberamente con gli altri partecipanti su eventuali problemi o portare la propria esperienza, positiva o negativa che sia. Si tratta di gruppi chiusi a cui dovremo perciò chiedere l’accesso, che co-munque viene consentito senza problemi e che sono molto frequentati (il gruppo Facebook di Aliexpress ha oltre 140.000 iscritti).
Le due piattaforme più usate per gli acquisti in Cina
1. AliExpress.
La più importante piattaforma di vendita cinese riunisce migliaia di piccole aziende e anche singoli venditori che spediscono direttamente i loro prodotti. Ciascun venditore ha un proprio feedback e deve indicare i tempi di attesa. Purtroppo non accetta PayPal ma richiede il pagamento con carta di credito.
2. Gearbest.
Enorme assortimento di prodotti con la possibilità di avere ulteriori sconti grazie ai codici-coupon che vengono emessi per qualsiasi ricorrenza e che possono essere trovati su gruppi Facebook come ScontiCina. La possibilità di pagare con PayPal assicura il rimborso in caso di problemi.