Il nuovo sensore Sony IMX925 con tecnologia global shutter e pixel retroilluminati è ideale per visione artificiale ad alta velocità e ispezione industriale.
Sony Semiconductor Solutions Corporation (SSS) ha presentato il sensore di immagine CMOS stacked Sony IMX925, caratterizzato da pixel retroilluminati e tecnologia global shutter. Il sensore offre una velocità di elaborazione elevata, fino a 394 fps, e una risoluzione di 24,55 megapixel effettivi, rendendolo ideale per applicazioni industriali avanzate.
Sony IMX925 integra la tecnologia global shutter Pregius S che utilizza una struttura pixel ottimizzata per ridurre il rumore e garantire immagini di altissima qualità, tutto in un design compatto. Una nuova architettura del circuito migliora ulteriormente la gestione della lettura dei pixel e del convertitore A/D, aumentando la velocità di elaborazione di circa quattro volte e riducendo il consumo energetico della metà rispetto ai modelli precedenti.
Accanto all’IMX925, Sony introdurrà altri tre modelli (IMX935, IMX926 e IMX936) con dimensioni del sensore e frame rate diversificati, in modo da ampliare l’offerta per rispondere alle crescenti esigenze di riconoscimento e ispezione nei settori industriali. Questa espansione punta a incrementare la precisione e la velocità dei processi produttivi, migliorando la produttività in contesti dove sono richieste prestazioni sempre più avanzate.
Con l’avanzare dell’automazione industriale, aumenta la domanda di sistemi di visione artificiale capaci di catturare immagini dettagliate ad alta velocità. Grazie alla tecnologia global shutter, che elimina le distorsioni dei soggetti in movimento, e alla struttura a pixel retroilluminati, i sensori CMOS di SSS offrono alta sensibilità e una capacità di saturazione elevata, il che li rende adatti per applicazioni come il riconoscimento e l’ispezione di componenti di precisione nei dispositivi elettronici.
IMX925 è progettato per essere compatibile con l’attacco C, uno standard ampiamente utilizzato nelle telecamere di visione artificiale. Il sensore è ideale per supportare processi di ispezione avanzata, come quelle in 3D, che richiedono dati di immagine multipli.