Google rilascia la prima beta di Android 15 QPR2. Tra le novità troviamo la modalità terminale Linux e le nuove modalità di priorità. Ecco i dettagli.

I Pixel Feature Drops e l’Android Beta Program sono legati a doppio filo. Ogni volta che una nuova versione di Android esce dalla fase beta e diventa stabile, parte un conto alla rovescia di tre mesi per il successivo aggiornamento importante, noto come Quarterly Platform Release. Google rilascia tre aggiornamenti principali all’anno, e ogni programma beta è identificato come QPR1, QPR2 e QPR3. Ora Android 15 ha finalmente raggiunto il canale stabile a metà ottobre, seguito da una patch pubblicata la settimana scorsa.

Nel frattempo, Google ha annunciato la conclusione del programma beta per il primo QPR di Android 15, che significa che il Pixel Feature Drop di dicembre 2024 è pronto. Conclusa questa fase, Google si prepara già per il Pixel Feature Drop di marzo 2025 con il rilascio della prima beta di Android 15 QPR2.

Mishaal Rahman, noto esperto Android, ha individuato nuove immagini di sistema sui server di Google, segnalando un ID di build BP11.241025.006. Poco dopo, Google ha reso ufficiali queste novità pubblicando i file OTA e le note di rilascio. Rahman ha esaminato in profondità la nuova release e ha scoperto alcune interessanti novità.

Una delle aggiunte riguarda l’applicazione terminale nativa per Linux, una funzione di cui si era già parlato in fase di sviluppo e che ora risulta inclusa almeno nelle immagini di sistema generiche. Inoltre, sono presenti nuove modalità di priorità, inizialmente pensate per sostituire la modalità “Non disturbare” in Android 16, ma ora già disponibili come sezione dedicata nell’app Impostazioni.

Altra funzione interessante è la nuova modalità Mouse Keys. Come riportato da Rahman, questa modalità consente di spostare il cursore del mouse utilizzando i tasti freccia di una tastiera fisica. Anche il menu delle impostazioni del touchpad e del mouse è stato ridisegnato, rendendo più facile accedere alle opzioni per la velocità del puntatore e l’accessibilità.

Alcuni utenti hanno riscontrato dimensioni insolite per i download OTA, con aggiornamenti che arrivano a pesare 2-3GB. Sembrerebbe che Google stia distribuendo factory image complete come OTA, ma i dispositivi testati hanno installato l’aggiornamento senza particolari problemi. Una delle ragioni di questo aumento di dimensioni potrebbe essere l’inclusione del kernel Linux 6.1.99 per tutti i dispositivi Pixel dotati di Tensor, come riportato dal canale Telegram di Google News.

Per chi desidera provare la nuova versione, è necessario un Pixel 6 o successivo e l’iscrizione all’Android Beta Program. Una volta fatto ciò, basta andare su Impostazioni > Sistema > Aggiornamenti software e verificare la disponibilità dell’aggiornamento. In alternativa, è possibile scaricare il file OTA o le factory images,e applicare l’aggiornamento manualmente con un computer e un cavo USB.

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