Facebook e Instagram: arriva una nuova opzione in abbonamento per limitare gli annunci pubblicitari. Meta cerca di evitare la multa dell’Unione Europea.
Meta prova a risolvere le tensioni con i funzionari dell’Unione Europea cambiando il suo approccio agli annunci mirati su Facebook e Instagram. Il costo degli abbonamenti senza pubblicità sarà più basso. Dal 13 novembre, il piano costerà il 40% in meno: 5.99 euro al mese per chi si iscrive tramite web e 7.99 euro per chi utilizza un dispositivo iOS o Android. Ogni account aggiuntivo di Facebook o Instagram costerà 4 euro al mese sul web e 5 euro su mobile.
Gli attuali abbonati verranno automaticamente trasferiti alla nuova tariffa più bassa. Meta afferma che verrà richiesto nuovamente agli europei se desiderano sottoscrivere un abbonamento. Gli utenti di Facebook e Instagram avranno anche la possibilità di scegliere un’opzione alternativa. Chi non intende pagare potrà visualizzare annunci basati su ciò che vede durante una determinata sessione nelle app. Meta utilizzerà dati come età, posizione e interazioni con gli annunci per proporre contenuti pubblicitari.
Gli annunci meno personalizzati risulteranno meno mirati agli interessi degli utenti. Di conseguenza, le persone potrebbero essere meno inclini a cliccare su questi annunci. Per garantire comunque i ricavi pubblicitari, Meta introdurrà annunci non skippabili per chi sceglie la versione gratuita. Secondo il Wall Street Journal, questi annunci appariranno a schermo intero, una strategia già adottata da altri servizi.
Meta giustifica queste interruzioni pubblicitarie come un modo per continuare a garantire valore agli inserzionisti, pur offrendo un’esperienza senza costi per gli utenti. Gli annunci mirati rappresentano infatti la principale fonte di guadagno per Meta, ma le pressioni dell’UE hanno costretto l’azienda a offrire un’opzione gratuita e meno invasiva. Meta ha sostenuto che questa scelta potrebbe avere un impatto negativo sui profitti. Sebbene sembri aver ceduto alle richieste dell’UE, l’introduzione degli annunci non skippabili potrebbe essere vista come una sorta di “conformità dannosa” che peggiora l’esperienza dell’utente.
Meta afferma che le modifiche al modello pubblicitario rispondono alle richieste dell’UE e vanno oltre quanto richiesto dalle leggi europee. L’abbonamento senza pubblicità era stato introdotto un anno fa per conformarsi al Digital Markets Act (DMA) e alle interpretazioni più rigide del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR). In precedenza, Meta era stata obbligata a chiedere il permesso agli utenti prima di mostrare loro annunci personalizzati.
Nonostante le modifiche, l’UE non ha accolto positivamente l’approccio “senza pubblicità a pagamento”. Attualmente è in corso un’indagine sul modello “consenso o pagamento” di Meta. A luglio, le conclusioni preliminari dell’UE indicavano una possibile violazione del DMA.
Sembra che Meta stia cercando di risolvere questa situazione, ma le trattative con l’UE sono ancora in corso. L’ente regolatore ha tempo fino alla fine di marzo per completare l’indagine e prendere una decisione definitiva. Se verrà stabilito che Meta ha violato il DMA, l’azienda potrebbe dover pagare una multa fino al 10% del fatturato globale annuo. Basandosi sul fatturato del 2023, la multa potrebbe arrivare fino a circa 12,2 miliardi di euro.