Intel Core Ultra 9 285K mostra ottime prestazioni, ma richiede un buon raffreddamento in uso intenso. Scopri efficienza e gestione termica nei test.
Il processore Intel Core Ultra 9 285K ha catturato l’attenzione grazie ai suoi benchmark, che hanno rivelato dettagli interessanti sulle prestazioni e sul consumo energetico. Un aspetto importante emerso dai test riguarda però la gestione del raffreddamento del chip, una sfida che diventa evidente in condizioni di utilizzo intenso. Tom’s Hardware ha approfondito questo aspetto, utilizzando il case MPG Gungnir 300R Airflow di MSI per testare l’efficacia del raffreddamento.
MPG Gungnir 300R Airflow è progettato per garantire un flusso d’aria ottimale, grazie al supporto per ventole e radiatori fino a 360 mm, e si presenta con una struttura robusta e funzionale. Il case include porte USB-A, una porta USB-C, ingressi per cuffie e microfono, e pulsanti per accensione, spegnimento e controllo dei LED, offrendo un controllo totale sull’hardware. Per i test, il processore è stato montato su una MSI Z890 Carbon Wifi, una scheda madre performante che ha supportato al meglio il chip durante le varie prove.
I test hanno mostrato che il Core Ultra 9 285K diventa difficile da raffreddare quando tutti i core sono sotto stress. Durante l’uso comune, come il gaming, il processore si è dimostrato invece più efficiente dal punto di vista energetico rispetto alla generazione precedente. Il chip ha mantenuto temperature più contenute in questi scenari, dimostrando una buona efficienza nel bilanciare prestazioni e consumi.
Un altro test ha verificato il comportamento del Core Ultra 9 285K senza limiti di alimentazione, situazione che ha portato il processore a temperature massime. Senza una soluzione di raffreddamento adeguata, il chip ha raggiunto livelli di calore tali da attivare la funzione di throttling, una misura automatica per prevenire il surriscaldamento, simile a quanto accade con il Core i7-13700K.
La prova con soluzioni di raffreddamento di fascia alta ha mostrato che le prestazioni del Core Ultra 9 285K migliorano, ma non in modo particolarmente significativo a meno di ricorrere all’overclocking. Il processore mostra comunque una buona gestione termica in scenari d’uso comuni, senza richiedere sistemi di raffreddamento estremi.
Il test suggerisce che, pur avendo soluzioni di raffreddamento più economiche, le prestazioni del Core Ultra 9 285K non subiscono un calo percepibile per l’utente medio. Per chi cerca il massimo dal processore, i modelli più avanzati di raffreddamento offrono un vantaggio tangibile, soprattutto per l’overclocking. Per chi preferisce mantenere le impostazioni di fabbrica, il Core Ultra 9 285K si conferma comunque un’opzione affidabile e performante.