L’amministrazione Biden sta finalizzando nuove sanzioni contro la Cina, con nuove regole sugli investimenti nell’IA e sulle esportazioni di tecnologia. Dal 2 gennaio, gli investimenti USA in aziende cinesi legate all’IA saranno monitorati.
Nonostante il processo elettorale negli Stati Uniti sia ormai alle fasi finali, l’amministrazione Biden ha annunciato questa settimana di essere vicina a finalizzare un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Cina. Questa volta, il focus principale sarà sugli investimenti nelle aziende cinesi nel settore dell’intelligenza artificiale (IA), con particolare attenzione alla produzione di modelli avanzati di IA e all’esportazione di chip e personale specializzato in tecnologie legate a questo campo.
Le nuove regole, che entreranno ufficialmente in vigore il 2 gennaio, saranno sotto la supervisione dell’Office of Global Transactions del Tesoro statunitense, un ente creato appositamente per monitorare e applicare tali sanzioni. Secondo Paul Rosen, funzionario del Tesoro, queste misure hanno l’obiettivo di impedire alla Cina di avvalersi del know-how e delle risorse statunitensi per avanzare in settori strategici come l’intelligenza artificiale, limitando così la possibilità di dominare economicamente e tecnologicamente i mercati internazionali.
Tutti gli investimenti dagli Stati Uniti verso aziende cinesi nel settore IA saranno soggetti a un attento monitoraggio da parte del nuovo organismo. Il governo intende anche evitare che i vantaggi intangibili, come l’assistenza gestionale e l’accesso alle reti di investimento e talenti, contribuiscano allo sviluppo di capacità avanzate in ambito militare, di intelligence e informatico da parte della Cina.
Un ulteriore obiettivo delle nuove regole è ridurre l’accesso delle aziende cinesi ai capitali statunitensi, bloccando la possibilità per i fondi di investimento americani di finanziare realtà ritenute vicine al governo centrale di Pechino. Al momento, non è stata fissata una data precisa per la pubblicazione dei dettagli completi delle sanzioni, anche se si prevede che questi possano essere resi noti entro dicembre.
