OpenAI ha rilasciato l’app ChatGPT per Windows per gli abbonati. Un’app potente e versatile per interagire con l’intelligenza artificiale.

OpenAI ha compiuto un nuovo passo verso l’integrazione dell’intelligenza artificiale nella vita quotidiana degli utenti ed ha rilasciato una versione di prova dell’app ChatGPT per Windows, al momento disponibile solo per gli abbonati al servizio negli Stati Uniti.

L’app ChatGPT, disponibile nel Microsoft Store, offre agli utenti Windows un’esperienza simile a quella già introdotta per Mac nel giugno scorso. Gli utenti possono utilizzare il chatbot in una finestra dedicata, accessibile mentre lavorano con altre applicazioni. Una funzione pratica è la scorciatoia da tastiera Alt + Spazio, che permette di richiamare rapidamente ChatGPT senza dover navigare tra le finestre aperte.

Una delle novità più interessanti dell’app è la possibilità di caricare file e foto per farli analizzare dal chatbot. Ciò rende l’interazione con l’AI ancora più flessibile e utile per chi cerca di ottenere risposte o assistenza su contenuti specifici. Inoltre, l’app offre l’accesso anticipato al nuovo modello o1 di OpenAI, che promette migliori capacità di ragionamento rispetto alle versioni precedenti. Anche se queste nuove funzionalità ampliano l’uso del chatbot, alcune caratteristiche avanzate, come la modalità vocale, non sono ancora disponibili nella versione di prova attuale per Windows.

Come accennato in apertura, per ora l’accesso all’app è riservato agli abbonati dei piani ChatGPT Plus, Enterprise, Team ed Edu. OpenAI ha già annunciato che intende rendere l’app accessibile a tutti entro la fine dell’anno, pertanto, per gli utenti che non rientrano tra gli abbonati sarà solo questione di tempo prima di poter sperimentare le nuove potenzialità dell’app direttamente sul proprio PC.

Il lancio della versione per Mac aveva sollevato alcune questioni di sicurezza. Subito dopo il rilascio, uno sviluppatore ha individuato una vulnerabilità che memorizzava le conversazioni in testo semplice, esponendo potenzialmente i dati degli utenti. OpenAI ha risposto rapidamente, risolvendo il problema e implementando la crittografia per i dati archiviati localmente. Questo tipo di reazione tempestiva sottolinea l’attenzione dell’azienda verso la sicurezza, un aspetto sicuramente importante in un mondo sempre più connesso e dipendente dall’AI.

Nonostante le misure di sicurezza già in atto, la sicurezza del chatbot è stata nuovamente messa alla prova da gruppi criminali che hanno tentato di sfruttare ChatGPT per sviluppare malware. OpenAI ha confermato di aver identificato e bloccato questi tentativi e che continua a lavorare attivamente per garantire che il proprio servizio rimanga sicuro per tutti gli utenti.

Con il lancio dell’app ChatGPT per Windows, OpenAI dimostra ancora una volta la sua volontà di rendere l’intelligenza artificiale sempre più accessibile. Anche se il percorso non è privo di sfide, soprattutto in termini di sicurezza, le nuove funzioni e il costante miglioramento suggeriscono che ChatGPT continuerà a essere uno strumento fondamentale per molte persone, in contesti lavorativi e personali.

Articolo precedenteX venderà i tuoi dati per addestrare l’IA: ecco come
Articolo successivoQualcomm cancella Snapdragon Dev Kit: addio mini PC
Carolina Napolano
La tecnologia, roba da donne: ecco la blogger per promuovere il lato rosa della tecnologia.