Creative Aurvana Ace 2 sono degli auricolari ibridi molto avanzati con driver xMEMS e codec AptX Lossless, che aprono le porte ad un nuovo livello d’ascolto nel mondo dell’audio senza fili.

Creative è la prima azienda ad introdurre nel mercato degli auricolari l’innovativo driver xMEMS a stato solido, tecnologia che apre le porte ad nuovo livello di ascolto in mobilità. L’azienda ha debuttato con le Creative Aurvana Ace e Ace 2 in configurazione ibrida dual driver: driver dinamico da 10mm più il driver xMEMS. In questa recensione analizzeremo il modello di punta Ace 2, che utilizza anche l’AptX Lossless e supporta la Snapdragon Sound. Come sarà questa prima implementazione? Scopriamolo insieme in questa recensione.

Confezione

All’interno della confezione troviamo: gli auricolari TWS già riposti nel loro case, un cavo USB-C corto per la ricarica, gommini auricolari in cinque taglie, manualistica rapida.

Ammetto che mi sarebbe piaciuto vedere meno carta, ce n’è davvero tanta! A mio avviso anche i gommini potevano essere accorparti in una sola bustina, insacchettare ogni paio singolarmente mi sembra uno spreco.

Design e qualità costruttiva

Il case di Creative Aurvana Ace 2 è realizzato in una opaca plastica semi trasparente di un nero fumé che si sposa benissimo con gli interni rame. La qualità costruttiva è buona, la cerniera è in metallo e possiamo intravedere il lungo magnete rettangolare che assicura la chiusura (con un suono soddisfacente). Nella parte inferiore troviamo l’ingresso USB-C per la ricarica, il pungente LED di stato e il tasto di pairing degli auricolari.

I due auricolari seguono lo stile del case, in plastica con una sezione che lascia intravedere i driver. I piccoli fori per i tre microfoni sono camuffati bene, nell’interno della capsula è presente un foro per fare uscire l’eventuale pressione dell’aria. Gli auricolari sono leggeri, li ho trovati molto comodi da indossare per lunghi periodi grazie all’angolazione dell’ugello e il gommino ovale; i gommini si lavano facilmente e la griglia è in metallo.

Connettività

Creative Aurava Ace 2 sono dotati di un chipset Bluetooth 5.3 con supporto allo Snapdragon Sound e i codec: AptX, AptX HD, AptX Adptive e AptX Lossless. Ma non finisce qui, supportano anche l’SBC, l’AAC e addirittura l’LC3 per una connessione low latency e migliore qualità a basso bitrate (rispetto SBC). Per concludere in bellezza troviamo anche il supporto al multipoint (connessione simultanea a due dispositivi).

Io le ho provate con i seguenti dispositivi, in ordine di qualità audio:

  • Nubia RedMagic 7s Pro (AptX Lossless, con Snapdragon Sound);
  • OnePlus 12R (AptX Adaptive, no Snapdragon Sound);
  • Lenovo Legion 7 Gen 6 (SBC, LE Audio);
  • PC Desktop con ASUS ROG Strix B550-E (SBC, LE Audio);
  • Meta Quest 2 (AAC);
  • Samsung Galaxy S23 Ultra (AptX, LC3);
  • Redmi K70 Ultra (AptX, no Snapdragon Sound);
  • MacBook Air 2020 M1 (AAC?)

La cosa più interessante è che possiamo connettere in multipoint device con codec differenti, io l’ho utilizzato spesso in AptX Adaptive sullo smartphone mentre era connesso in SBC al PC Desktop (con la voce guida che dice: “LE Audio Connected“). Dalle mie prove ho scoperto che lo AptX Lossless si attiva solo quando connesso ad un solo smartphone, se le colleghiamo in multipoint passa all’AptX Adaptive. Il collegamento in AAC è molto buono, sul Meta Quest 2 l’esperienza è a bassa latenza; invece, non consiglio l’utilizzo delle Ace 2 con prodotti Apple, la latenza resta bassa ma la qualità audio ne risente.

Ho letto in rete che non si riesce a capire quando lo Snapdragon Sound è attivo, io vi posso dire che in caso di attivazione compare sempre una notifica di sistema (screenshot qui sopra). Lo smartphone non deve solo avere un SoC Snapdragon 8 Gen 1 o superiore ma deve anche essere certificato, dal sito Qualcomm potete controllare il supporto.

Driver xMEMS spiegato in modo semplice

Creative Aurava Ace 2 sono i primi auricolari ad aver debutto sul mercato con l’innovativo driver xMEMS a stato solido. Fino ad ora abbiamo visto diverse tipologie di driver: driver dinamico (DD), driver ad armatura bilanciata (BA), driver planare, driver magneto-planare e i driver piezoelettrico. Grazie alla tecnologia MEMS (microelectromechanical systems), un processo simile a quello utilizzato per realizzare i semiconduttori, è stato possibile realizzare il driver a stato solido, ovvero un driver a stato solido che genera il suono grazie alla deformazione dei materiali elettrostatici integrati nel suo chip in silicio.

Al suo interno non troviamo una bobina o una membrana che muove l’aria, ha così bisogno di meno energia e il vantaggio di una maggior velocità e precisione nella riproduzione delle frequenze. Tra gli altri vantaggi troviamo: dimensioni ridotte, ideali per gli auricolari TWS o per IEM multi-driver; minore distorsione, non avendo un parte mobile i fenomeni che provano distorsioni sono quasi zero.

Prestazioni audio: dal driver xMEMS alle performance

Dopo questa semplice spiegazione, direi che siete pronti per analizzare l’implementazione fatta da Creative. All’interno delle Aurvana Ace 2 troviamo una configurazione ibrida (a due vie): un driver dinamico da 10mm e un driver xMEMS. Il driver xMEMS si occupa dalla frequenze medie (400Hz) fino alle altissime (40000Hz), mentre il driver dinamico copre dalle medio-basse (300Hz) ai bassi (5Hz). Una combinazione che, grazie al perfetto crossover, permette ai due driver di lavorare al massimo nel loro campo di competenza.

Analisi oggettiva

Creative Aurvana Ace 2 hanno un profilo sonoro analitico, puntano alla fedeltà della traccia e possono riprodurre ogni genere musicale con soddisfazione. La gamma bassa è solida e presenta solo un piccolo incremento nella zona mid-bass per dare un po’ di dinamismo, ma non inficia i medi. La gamma media e alta sono eccellenti, un tuning che mostra tutte le potenzialità del driver xMEMS. Un sound versatile che riproduce in modo fedele sia le voci maschili che quelle femminili, con una texture notevole.

Tono e timbro sono naturali così come lo è la riproduzione degli strumenti, che godono di una separazione chiara e netta. Il soundstage è il più ampio che abbiamo sentito in degli auricolari TWS, si sposa benissimo con l’eccellente posizionamento degli strumenti

Prestazioni tecniche: Aurvana Ace 2 Vs Letshuoer S12 Pro e Tin Hifi P1 Max

Per cercare un degno rivale ho dovuto scomodare gli IEM di punta della mia collezione, i planari Letshuoer S12 Pro e i Tin Hifi P1 Max entrambi abbinati al DAC/AMP FIIO Q11. Già questo vi dovrebbe far capire il livello di bontà delle Creative Aurvana Ace 2.

Il dettaglio complessivo è inferiore per via dei limiti della connessione AptX Lossless, che non raggiunge il cavo. Invece, le prestazioni tecniche sono una via di mezzo tra le due, le Ace 2 ricreano l’effetto “stage” delle S12 Pro con la precisione dell’imaging delle P1 Max, senza però il soundstage verticale di quest’ultime e la profondità delle S12 Pro. Il tuning è sulla scia delle P1 Max, sono entrambi analitici e severi con le tracce registrate male o “acide”, ma credo che molti troveranno le Ace 2 più godibili per via del basso più coinvolgente del driver dinamico (ma meno tecnico del basso planare).

Note: il confronto è stato realizzato nelle condizioni ottimali per entrambi, AptX Lossless per le Ace 2 e DAC/AMP sempre connesso per gli IEM planari, confrontati con gli stessi album non compressi.

Analisi soggettiva

Lo dico senza mezzi termini, trovo che i Creative Aurvana Ace 2 siano una bomba a livello audio. La resa di questo driver xMEMS è fantastica, di una precisione che mi ha lasciato di stucco, soprattutto per l’eccellente posizionamento e separazione degli strumenti; con Snapdragon Sound il palcoscenico è leggermente più spazioso. Le voci femminili sono davvero ottime, naturali e con una notevole texture. Le frequenze alte e altissime hanno una definizione e controllo fantastico! Piatti, simboli e altri effetti sono “goduriosi” da ascoltare.

ANC e Modalità Ambiente

La ANC implementata su questo modello è di tipo “ibrida adattiva“, ovvero utilizza i microfoni per analizzare il rumore esterno e adattare in diretta l’onda da riprodurre per annullare il rumore. Le ho provate a lungo, in tutte le condizioni, compresa la mia solita tratta casa-università con l’autobus, e posso dire che è un’ANC di fascia media. Però, c’è ancora margine di miglioramento per competere con i top brand, l’algoritmo dovrebbe riuscire a tagliare meglio le frequenze alte ed essere più consistente, nel senso che qualche rumore improvviso li manda in confusione per una frazione di secondo.

Gli ultimi due update software riguardavano proprio il potenziamento dell’ANC, migliorando quest’aspetto della predizione. Invece, è molto buona la Modalità Ambiente (trasparenza), si riescono a sentire chiaramente anche rumori “lontani” che con il solo udito non avremmo sentito. Peccato che non abbiano ereditato il comodo slider a cinque livelli per regolare ANC e Trasparenza, presente in altri modelli Creative. Confido che vengano aggiunti con un prossimo aggiornamento.

Microfoni

Troviamo sei microfoni, tre per lato, che fruttano la tecnologia cVc (Qualcomm clear voice capture) ovvero degli algoritmi di soppressione del rumore e isolamento della vostra voce durante le chiamate. I risultati sono ottimi, in linea con i migliori auricolari TWS. La voce è ottima in ogni condizione, nitida e profonda sia in interna che in esterna.

SFXI Ready

Grazie alle migliori prestazioni tecniche delle Ace 2, l’algoritmo SXFI Ready riesce ad essere sfruttabile anche se si tratta di auricolari in-ear. Per usufruire di questa funzione occorre utilizzare l’app SFXI Ready, dove possiamo ascoltare gli album in locale nello smartphone, ovvero quelli di cui abbiamo i file e non quelli inclusi in servizi di streaming come Spotify, Apple Music, YouTube Music o Tidal.

Dopo aver effettuato la “scansione” della vostra testa, verrà applicata un’ottimizzazione agli auricolari e sarete pronti per utilizzare la SFXI Ready. Notiamo subito come la risoluzione sia inferiore rispetto alla normale riproduzione, ma anche come il suono sembri provenire dall’esterno, come se stessimo ascoltando da due speaker. Per quanto buono resta pur sempre un algoritmo che simula il surround, con alcune tracce funziona meglio, con altre peggio. È una funzione divertente da utilizzare, ma per un ascolto più serio la modalità “normale” è preferibile.

Autonomia

Dalle mie prove sono arrivato a 7 ore di riproduzione con ANC attivo e in multipoint (dove almeno un device era in AptX Adaptive), ben oltre le sei ore dichiarate. Invece, utilizzando l’AptX Lossless con trasmissione di file ad alto bitrate, l’autonomia scende sulle 5 ore

Il case garantisce altre 3-4 ricariche. Case e auricolari si ricaricano completamente tramite cavo in un’oretta; il case supporta anche la ricarica wireless e gli auricolari supportano la ricarica rapida parziale: 10 minuti di ricarica offrono un’ora di ascolto.

Considerazioni finali

Creative Aurvana Ace 2 hanno un audio eccezionale, i migliori auricolari TWS per chi cerca un sound realmente Hi-Fi. La prima scelta per gli audiofili che vogliono un sound analitico anche in situazioni dove il cavo è di troppo. Hanno un’eccelsa connettività, bassa latenza per giocare e un’ottima autonomia. L’unico aspetto dove occorre migliorare è l’ANC, con gli update sta migliorando e spero che arrivi ad un alto livello.

Il prezzo di Creative Aurvana Ace 2 è di 179€, ma attualmente sono in offerta a 129€ sullo store Creative. Segnalo che su Amazon Italia li troviamo a 129€ con coupon in pagina del 30%, che fa scendere il prezzo sui 90€.

Pro:

  • Audio da “studio”, un riferimento per gli auricolari TWS (e non solo);
  • eccellente connettività: supporto all’AptX Lossless, LC3 e multipoint;
  • ottima autonomia;
  • design che premia il comfort;
  • ricarica rapida parziale e ricarica wireless Qi;
  • buon supporto software.

Contro:

  • niente sensori play/pausa automatico quanto togliamo un auricolare;
  • Google Fast Pair assente;
  • gli auricolari non si “guardano” tra loro nel case;
  • la zona touch è piccola; 
  • ANC deve migliorare con gli update.

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Liberato Stassano
Ho varie passioni che ruotano intorno alla tecnologia come gli smartphone, i PC e i videogiochi ma con la diffusione delle cuffie wireless mi sono avvicinato sempre di più al mondo dell'audio fino a rimanerne stregato e diventarne un grande appassionato.

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