JerryRigEverything mette alla prova il Pixel 9 Pro Fold. Ecco come si comporta la cerniera, lo schermo e l’intera struttura dello smartphone pieghevole.
Il Pixel 9 Pro Fold è stato sottoposto a un duro test di resistenza e teardown dal famoso canale JerryRigEverything, e i risultati hanno sorpreso molti. Nonostante le aspettative che la cerniera potesse essere il punto debole di questo dispositivo pieghevole, i test hanno dimostrato il contrario. La cerniera ha resistito meglio di quanto ci si potesse aspettare, anche in condizioni difficili, mentre altre parti del telefono hanno mostrato alcuni segni di vulnerabilità.
Lo schermo di copertura del Pixel 9 Pro Fold utilizza il Gorilla Glass Victus 2 (Actua), che si comporta bene sotto stress. Come indicato nel test, i graffi iniziano a comparire a un livello sei, con segni più profondi a un livello sette, uno standard ormai tipico per i dispositivi di fascia alta. Tuttavia, il display interno Ultra Thin Glass (Super Actua) è molto più delicato: si graffia già a un livello due, e perfino le unghie possono causare danni, una debolezza comune tra gli schermi pieghevoli.
La struttura esterna del telefono è robusta, realizzata in una lega di alluminio ad alta resistenza di grado aerospaziale, comprese le superfici della cerniera. All’interno, la cerniera è costruita con acciaio multi-lega, il che la rende molto resistente, anche se la mancanza di protezione dalla polvere (certificazione IPX8 solo contro l’acqua) può causare problemi nel tempo. Durante il test, si è potuto sentire il rumore di sabbia che entrava nella cerniera, segnalando una vulnerabilità in ambienti polverosi.
Il Pixel 9 Pro Fold ha superato la prova di piegatura quando chiuso, senza riportare danni evidenti. Tuttavia, una volta aperto e piegato dal retro, sono iniziati i problemi. Anche se i pannelli posteriori si chiudono sulla cerniera, non c’è molta resistenza, e la parte critica sembra essere vicino alle linee dell’antenna, un problema già riscontrato in altri modelli di pieghevoli. In questo caso, il display esterno si è staccato dal telaio invece di rompersi, una situazione migliorabile per un telefono di questa categoria.
In confronto, il Samsung Galaxy Z Fold 6 ha mostrato una maggiore resistenza nei test di piegatura, con le due metà del dispositivo che non si sono piegate catastroficamente. La cerniera del Pixel 9 Pro Fold, comunque, ha tenuto bene anche durante queste prove estreme. Il teardown ha rivelato altri dettagli interessanti: il telefono ha due batterie, una più grande sotto lo schermo di copertura e una più piccola accanto alla scheda madre. Come in molti dispositivi moderni, la porta USB-C è montata su una scheda separata, semplificando le riparazioni in caso di problemi. Il test ha evidenziato anche la camera di vapore posizionata sotto la batteria, collegata al Tensor G4 per la dissipazione del calore.
Un’osservazione interessante di Zach riguarda la gestione termica del dispositivo: “La maggior parte della dissipazione del calore avviene dal lato posteriore o interno del telefono quando è chiuso, trasferendo il calore dal processore alla camera di vapore e poi al centro della piega. Considerando che al centro c’è lo schermo pieghevole in plastica, non sembra la soluzione ideale per rilasciare il calore”. Nonostante alcuni punti deboli, il Pixel 9 Pro Fold si dimostra resistente e ben progettato, anche se c’è ancora spazio per miglioramenti nella protezione contro polvere e graffi sul display interno.