WhatsApp, Facebook e molte altre app popolari raccolgono dati senza il tuo consenso. Ecco quali permessi pericolosi richiedono e come limitare l’accesso.
Un recente studio condotto dagli esperti di Cybernews ha rivelato quanti e quali permessi considerati “pericolosi” vengono richiesti dalle app più popolari presenti nel Google Play Store. L’analisi ha preso in considerazione le 50 app più scaricate, tra cui nomi noti come WhatsApp e Facebook, scoprendo che molte di queste app chiedono accesso a dati sensibili come localizzazione precisa, file personali, fotocamera e microfono.
In cima alla lista delle app che richiedono più permessi si trova MyJio, l’app per la gestione dei piani internet dell’operatore indiano Jio. Con oltre 500 milioni di installazioni, MyJio richiede ben 29 permessi di accesso, quasi tre volte la media generale di 11 permessi richiesti dalle altre app. Tra le autorizzazioni richieste dall’app figurano l’accesso alla posizione, al riconoscimento delle attività, alla fotocamera, al microfono e ai file personali, rendendola una delle app più invasive.
Subito dopo MyJio, troviamo l’app di messaggistica più popolare al mondo, WhatsApp, che richiede 26 permessi considerati pericolosi. Anche la versione aziendale del messenger, WhatsApp Business, non è da meno, con 23 permessi potenzialmente rischiosi. Al terzo posto c’è Truecaller, l’app famosa per il filtraggio delle chiamate e dei messaggi spam, che con 24 autorizzazioni chiede accesso a dati come l’identità dell’utente, l’elenco dei contatti, la posizione precisa e l’accesso alla fotocamera e al Wi-Fi.
Quando si tratta di social network, le app di Meta dominano la classifica. Facebook richiede ben 22 permessi pericolosi, mentre Instagram ne chiede 19. Curiosamente, tra i principali social network, X (ex Twitter) è quello che richiede il minor numero di autorizzazioni, con 13 permessi.
Le app analizzate richiedono principalmente i seguenti permessi:
- Invio di notifiche (47 su 50)
- Scrittura di dati nella memoria (40 su 50)
- Lettura di dati dalla memoria (34 su 50)
- Accesso alla fotocamera (33 su 50)
- Accesso al microfono (33 su 50)
- Accesso alla posizione (26 su 50)
- Accesso all’elenco dei contatti (26 su 50)
Le app di gioco non fanno eccezione. Mobile Legends: Bang Bang, PUBG Mobile e My Talking Angela sono tra i giochi che richiedono il maggior numero di permessi. In media, i giochi richiedono 11 permessi, principalmente per inviare notifiche o accedere a funzioni come il microfono e la fotocamera. Le app di shopping online si dimostrano ancora più invasive, con una media di 13 permessi pericolosi richiesti. AliExpress guida la classifica con 17 autorizzazioni, seguita da Lazada con 16 e Wish con 7.
Nonostante gli sviluppatori possano implementare misure di sicurezza, gli esperti di Cybernews sottolineano che una sola vulnerabilità potrebbe mettere a rischio i dati personali di milioni di utenti.