OpenAI lancia ChatGPT Edu per le università e un programma per le organizzazioni no profit, rendendo l’intelligenza artificiale più accessibile all’istruzione e al bene sociale.
OpenAI ha deciso di rendere ChatGPT più accessibile alle scuole e alle organizzazioni non profit, annunciando due importanti iniziative. La prima riguarda il lancio di una versione di ChatGPT per le università, mentre la seconda offre alle organizzazioni non profit l’accesso a ChatGPT a prezzi scontati.
OpenAI ha introdotto ChatGPT Edu per permettere alle università di “distribuire responsabilmente l’intelligenza artificiale a studenti, docenti, ricercatori e alle operazioni del campus”. Questo strumento si basa sul modello GPT-4o, che garantisce prestazioni migliorate grazie alle sue capacità multimodali in termini di testo, visione e audio. Le università possono utilizzare ChatGPT Edu per una vasta gamma di attività, come esaminare i curriculum degli studenti, scrivere domande di sovvenzione e aiutare i professori nella valutazione.
OpenAI assicura che ChatGPT Edu offre una sicurezza di “livello aziendale” e che non utilizza i dati per addestrare i modelli di OpenAI. Inoltre, il servizio è offerto a un prezzo “accessibile” per le università, rendendolo una soluzione ideale per migliorare le operazioni accademiche e amministrative.
Parallelamente, OpenAI ha lanciato OpenAI for Nonprofits, un programma che consente alle organizzazioni non profit di accedere a ChatGPT Team a una tariffa ridotta di 20 dollari al mese per utente. Le organizzazioni interessate possono richiedere lo sconto direttamente sul sito web di OpenAI. Per le organizzazioni più grandi, che necessitano di maggiori funzionalità e sicurezza, OpenAI offre ChatGPT Enterprise con uno sconto del 50%.
Questi sviluppi giungono in un momento turbolento per OpenAI. Diversi ricercatori chiave hanno lasciato l’azienda, citando problemi di sicurezza, mentre l’amministratore delegato Sam Altman ha affrontato critiche per aver lanciato una voce di intelligenza artificiale che somiglia in modo inquietante a Scarlett Johansson, dopo che l’attrice aveva rifiutato il ruolo.
Nel frattempo, Helen Toner, ex membro del consiglio di amministrazione di OpenAI, ha discusso delle sue esperienze con Altman durante un’intervista al podcast The TED AI Show. Toner ha menzionato diverse occasioni in cui Altman avrebbe fornito informazioni imprecise sui processi di sicurezza dell’azienda e accusato l’amministratore delegato di mentire e manipolare in diverse situazioni.