Nonostante l’apertura di Apple ai pagamenti esterni all’App Store, solo lo 0,06% degli sviluppatori ha aderito. Le critiche del giudice e le elevate commissioni pongono dubbi sul futuro dell’iniziativa.

Apple ha introdotto la possibilità per gli sviluppatori dell’App Store di inserire link a metodi di pagamento esterni nelle loro applicazioni. Ciò, apparentemente un tentativo di aumentare la flessibilità per gli sviluppatori, sembra non aver suscitato l’interesse atteso. Durante un’udienza legale venerdì, nell’ambito di una battaglia legale in corso con Epic, Apple ha rivelato che solo 38 sviluppatori hanno fatto richiesta per aggiungere tali link, di circa 65.000 che avrebbero potuto approfittare della nuova opzione, secondo quanto riportato da Bloomberg.

Le nuove linee guida, introdotte a gennaio, non solo richiedono agli sviluppatori di ottenere l’approvazione di Apple prima di poter implementare opzioni di pagamento alternative, ma stabiliscono anche che questi debbano pagare a Apple una commissione fino al 27%. Modifiche che sono state introdotte in risposta a un’ingiunzione ordinata nel 2021 dal giudice distrettuale statunitense Yvonne Gonzalez Rogers. Tuttavia, secondo quanto riportato da Reuters, Epic ha definito nel marzo il tentativo di Apple di conformarsi “una farsa”, spingendo a ulteriori reclami legali.

Il giudice Rogers stessa non sembra impressionata dall’approccio di Apple. Durante l’ultima udienza, ha espresso scetticismo riguardo agli sforzi dell’azienda: “Mi sembra che l’obiettivo sia quello di mantenere il modello di business e i ricavi del passato”, ha dichiarato, secondo Bloomberg. L’affermazione mette in luce la percezione che le modifiche apportate da Apple potrebbero non essere sufficientemente efficaci per alterare la dinamica del mercato o per soddisfare le esigenze di giustizia e equità per gli sviluppatori.

Un altro fattore che gli sviluppatori devono considerare, oltre alla commissione di Apple, sono le commissioni per l’elaborazione dei pagamenti esterni. Questi costi aggiuntivi potrebbero, in alcuni casi, far sì che gli sviluppatori finiscano per pagare anche di più rispetto a prima. Durante l’udienza, il giudice ha messo in dubbio la logica dietro questa struttura di commissioni, indicando che il dibattito interno in Apple non sembra aver considerato adeguatamente l’impatto finanziario su chi crea le app: “Mi sta dicendo che sono state coinvolte mille persone [nell’approvazione della nuova commissione] e nessuna di loro ha detto che forse dovremmo considerare il costo [per gli sviluppatori]?” ha chiesto il giudice.

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Carolina Napolano
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