Samsung potrebbe introdurre la tecnologia “Battery AI” sui suoi Galaxy S25, sfruttando l’intelligenza artificiale per ottimizzare il consumo energetico e aumentare l’autonomia della batteria fino al 10%.
La batteria continua a rappresentare uno dei maggiori problemi degli smartphone moderni, nonostante i progressi in termini di prestazioni hardware e software. In questo contesto, Samsung si distingue per il suo impegno nel superare questa sfida con una soluzione innovativa: la tecnologia “Battery AI”. Destinata alla serie Samsung Galaxy S25, questa nuova funzione si avvale dell’intelligenza artificiale per ottimizzare l’uso dell’energia, promettendo di migliorare l’autonomia del dispositivo tra il 5% e il 10%.
Le ultime rivelazioni indicano che i futuri modelli di punta di Samsung non subiranno grandi cambiamenti in termini di capacità della batteria o velocità di ricarica rispetto alle generazioni attuali. Il colosso sudcoreano non si ferma al mantenimento dello status quo e punta invece su innovazioni che accrescono l’efficienza energetica. “Battery AI” cerca di migliorare la gestione dell’energia regolando automaticamente i processi in background non essenziali e ottimizzando così il consumo di risorse del sistema.
Nonostante manchino dettagli precisi su come funzionerà esattamente questa tecnologia e non ci siano conferme ufficiali del suo debutto nella serie Samsung Galaxy S25, si prevede che “Battery AI” venga lanciata nel 2025. Si parla anche di una compatibilità con i processori di ultima generazione come il Qualcomm Snapdragon 8 Gen 4 e il Samsung Exynos 2500, che equipaggeranno i prossimi smartphone top di gamma di Samsung.
Questo focus su soluzioni che migliorano l’efficienza energetica mostra un cambiamento nel modo in cui i produttori di dispositivi mobili stanno affrontando le preoccupazioni ambientali e di sostenibilità, oltre a rispondere alle esigenze dei consumatori che sono alla ricerca di smartphone con una maggiore autonomia. La tecnologia “Battery AI” non è solo una questione di convenienza, ma anche un progresso nella ricerca di una maggiore autonomia e nell’impatto ambientale ridotto.