Sony Pictures Entertainment e Apollo Global Management hanno presentato un’offerta di 26 miliardi di dollari per Paramount Global, attualmente già in trattative con Skydance. Il futuro di Paramount rimane incerto, con il consiglio di amministrazione che deve decidere il prossimo passo.
Un paio di settimane fa si era diffusa la voce che Sony Pictures Entertainment si sarebbe alleata con Apollo Global Management per fare un’offerta congiunta per l’acquisizione di Paramount. Le voci sono state confermate e le società hanno formalizzato un’offerta di 26 miliardi di dollari.
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Sony e Apollo hanno inviato lo scorso mercoledì una lettera con l’offerta non vincolante a Paramount Global. L’offerta, in contanti, include i debiti di Paramount e può essere negoziata, e soprattutto è superiore ai 22 milioni di dollari, cifra che corrisponde a quanto Paramount è valutata.
L’offerta di acquisto congiunto giunge in un momento in cui il comitato speciale del consiglio di amministrazione di Paramount Global, istituito per esaminare le proposte di fusione e acquisizione, sta valutando l’offerta di Skydance per la fusione di Paramount e Skydance, mantenendo Paramount Global pubblica. Shari Redstone, azionista di controllo di Paramount Global, preferisce l’accordo con Skydance di David Ellison, la cui offerta è sostenuta da RedBird Capital Partners e KKR.
Le azioni di Paramount Global sono balzate del 13% alla notizia dell’offerta di Apollo e Sony Entertainment, chiudendo giovedì a 13,86 dollari per azione, diversamente da quanto accaduto in seguito alla notizia dei negoziati con Skydance. Non è chiaro come il consiglio di amministrazione di Paramount procederà con l’offerta di Sony e Apollo, avendo rifiutato le precedenti proposte della società di private equity. La finestra di negoziazione esclusiva con Skydance terminava oggi 3 maggio, ma non è escluso che le discussioni tra le parti potrebbero andare oltre.
Se l’offerta di Sony Pictures dovesse andare in porto, probabilmente si assisterebbe a licenziamenti di massa e ad una riduzione dei principali studios hollywoodiani da cinque a quattro. Per ora non è dato sapere come verrà accolta l’offerta e se la fusione avverrà davvero, ma siamo certi che l’argomento terrà banco nelle prossime settimane.