Un difetto frustrante per gli appassionati di fotografia: la serie Pixel 8 incontra ostacoli nella regolazione dell’esposizione, rivelando limitazioni nell’app fotocamera.
La serie Google Pixel, ampiamente lodata per le sue eccellenti capacità fotografiche, affronta ora un problema che compromette l’esperienza utente dei modelli Pixel 8 e Pixel 8 Pro. Un fastidioso bug nell’app fotocamera preinstallata impedisce agli utenti di modificare l’esposizione dopo aver effettuato la messa a fuoco manuale sugli oggetti. Questo problema limita la flessibilità creativa degli utenti, soprattutto in condizioni di scatto complesse dove la gestione dell’esposizione gioca un ruolo importante.
Il difetto è stato segnalato per la prima volta su Reddit, con successiva conferma da parte di 9to5Google, che ha identificato la presenza del problema nelle versioni dell’app Fotocamera Pixel 9.2.113.600672654.18 sui dispositivi Pixel 8 e Pixel 8 Pro. Il problema emerge chiaramente quando si lancia l’app fotocamera nativa e si tenta di regolare l’esposizione toccando l’anteprima dell’immagine con lo zoom 1x attivo: l’opzione per la modifica dell’esposizione semplicemente non appare fino a quando non si modifica il livello di zoom.
In particolare, l’azione di regolare l’esposizione tramite tocco risulta inefficace con lo zoom impostato su 1x. L’opzione per la modifica dell’esposizione diventa disponibile solo con uno zoom inferiore a 0,9x o superiore a 1,1x. Questa limitazione non si verifica solo con la regolazione dell’esposizione, ma estende la sua influenza anche sulla possibilità di modificare ombre e luci dell’immagine catturata, una funzionalità che era disponibile senza problemi nelle versioni precedenti del dispositivo.
Al momento, non è chiaro se il problema derivi da un recente aggiornamento dell’app Fotocamera distribuito tramite Google Play o da un aggiornamento di sistema rilasciato da Google all’inizio di febbraio. Questo incidente si aggiunge a una serie di problemi già riscontrati dagli utenti della serie Pixel 8, tra cui blocchi della memoria interna segnalati all’inizio del 2024, che hanno sollevato questioni sulla stabilità e l’affidabilità del dispositivo.
