Google amplia il campo d’azione del suo chatbot AI Google Bard, integrandolo in Google Messaggi per offrire funzionalità avanzate di intelligenza artificiale, migliorando l’esperienza di messaggistica degli utenti.
Nell’ultimo anno, Google ha fatto un profondo tuffo nell’intelligenza artificiale, integrando il suo chatbot Google Bard in vari servizi e applicazioni, tra cui Google Workspace. Ora, il colosso tecnologico sta portando Bard in Google Messaggi, espandendo ulteriormente la portata delle sue funzionalità AI a un numero sempre maggiore di utenti.
9to5Google ha esaminato come funzionerà il chatbot AI nell’ultima versione beta dell’app Messaggi, diversi mesi dopo l’individuazione dei primi indizi della sua esistenza nell’app. Sarà possibile avviare chat RCS con Bard direttamente dalla schermata “Nuova conversazione” di Google Messaggi, creando una chat indipendente con il logo e il nome di Bard, quasi come se si stesse interagendo con un “amico di penna” virtuale, che è anche il nome in codice della funzione.
Bard promette di diventare l’aiutante all-in-one per Google Messaggi, offrendo assistenza nella stesura dei messaggi, identificazione delle immagini, traduzione delle lingue, consigli sui libri e altro ancora. Il chatbot apprende dalla posizione dell’utente e dalle chat precedenti per fornire risposte precise e personalizzate.
Quando Google Bard fornisce una risposta, gli utenti possono esprimere il loro apprezzamento o disappunto con un pollice in su o in giù tramite una pressione prolungata. È anche possibile copiare, inoltrare e segnalare come preferite le risposte ricevute.
A differenza delle chat RCS tradizionali, le chat con Bard non sono protette dalla crittografia end-to-end. Google ha chiarito che queste conversazioni vengono utilizzate per migliorare i suoi servizi, in particolare il “cervello” dietro Bard. I revisori esperti potrebbero quindi visionare queste conversazioni. Gli utenti che desiderano mantenere la riservatezza dei loro messaggi dovrebbero evitare di inviare contenuti sensibili a Bard.
Google ha specificato che le chat con Bard e i relativi dati vengono salvati per 18 mesi, e anche in caso di disattivazione dell’attività di Bard, i dati rimangono in circolazione per 72 ore. Tuttavia, gli utenti hanno la possibilità di gestire manualmente o eliminare questi dati.
La funzione di Bard in Google Messaggi non è ancora disponibile nell’app. Google potrebbe decidere di abbandonare l’idea dopo alcune prove, oppure questa potrebbe trasformarsi nella prossima grande innovazione per strumenti come Smart Reply.
L’eventuale implementazione di Bard in un’app di messaggistica rappresenterebbe un grande passo avanti nel controllo delle conversazioni degli utenti. Prima di rendere Bard operativo, Google dovrà probabilmente addestrarlo ulteriormente, e gli utenti potrebbero dover condividere alcune informazioni personali e storico dei messaggi per permettere all’IA di apprendere come rispondere in maniera adeguata.