Nella corsa all’indipendenza tecnologica, Huawei presenta il Qingyun L540 con il Kirin 9006C, un processore a 5 nanometri che segna un salto qualitativo per l’industria hardware cinese
Huawei continua a fare passi da gigante nello sviluppo di chip per smartphone, tablet e notebook. In una mossa che riafferma la sua indipendenza dalle tecnologie straniere, soprattutto in seguito alle sanzioni commerciali statunitensi, Huawei ha recentemente presentato un nuovo processore che promette di essere un importante passo avanti nell’industria hardware del Paese.
La scorsa settimana, senza alcun clamore, Huawei ha svelato il Qingyun L540, un notebook destinato esclusivamente al mercato cinese. Questo dispositivo ha attirato l’attenzione principalmente per il suo processore inedito, il “Kirin 9006C”. Sul sito ufficiale del prodotto, Huawei afferma che questo hardware è prodotto con una litografia a 5 nanometri, un traguardo mai raggiunto precedentemente in Cina.
Sebbene il Qingyun L540 non sia ancora disponibile per l’acquisto, le informazioni sul sito web dell’azienda indicano un imminente lancio sul mercato. Questo nuovo processore potrebbe ancora essere in fase di produzione di serie.
In passato, Huawei ha già utilizzato chip a 5 nanometri con il Kirin 9000, prodotto da TSMC. Tuttavia, questa è la prima volta che l’azienda cinese annuncia un nuovo processore con questa avanzata classe di litografia, specialmente dopo le restrizioni imposte dagli Stati Uniti dal 2020, che hanno limitato l’accesso di Huawei alle tecnologie avanzate di Taiwan.
Si ritiene che il chip Kirin 9006C sia prodotto da SMIC, un’importante fabbrica di semiconduttori cinese. Secondo le indiscrezioni, SMIC ha iniziato a concentrarsi su litografie di classe 5 nanometri, in particolare per HiSilicon, una sussidiaria di Huawei. Il Kirin 9006C sarebbe il primo risultato di questa strategia.
Parlando di specifiche tecniche, il Kirin 9006C è equipaggiato con una CPU basata sull’architettura Arm, con 8 core che possono raggiungere una frequenza di clock fino a 3,13 GHz. La piattaforma include anche una GPU Arm Mali-G78 integrata.
La frequenza di clock del Kirin 9006C suggerisce che la tecnologia di produzione utilizzata è molto simile alla litografia N5 di TSMC, utilizzata ad esempio nell’Apple M1, che raggiunge clock fino a 3,2 GHz.
Tra le ipotesi circolanti, c’è quella che il Kirin 9006C sia un riutilizzo di chip HiSilicon prodotti in precedenza. Alcuni sostengono che le unità Kirin 9000, prodotte da TSMC nel 2020 e rimaste inutilizzate, siano state rietichettate e riutilizzate per il nuovo dispositivo, in modo da ridurre le scorte accumulate. Tuttavia, questa teoria non tiene conto del fatto che il Kirin 9000 offra connettività 5G, una caratteristica che al momento non è confermata per il Kirin 9006C.
Considerando che il Qingyun L540 sembra essere un notebook di fascia economica, la presenza di tecnologia 5G potrebbe non essere prioritaria in questo segmento.
Infine, esiste la possibilità che il lancio del Kirin 9006C faccia parte di una strategia di marketing di Huawei. Circolano voci che la fonderia cinese abbia prodotto il Kirin 9000s con un processo a 14 nanometri, ma con miglioramenti a livello di silicio che offrono prestazioni simili a quelle di un chip a 7 nanometri.