Per la prima volta, gli utenti domestici potranno estendere il supporto di Windows 10 attraverso un piano di abbonamento, garantendo aggiornamenti di sicurezza fino al 2028 in vista del possibile lancio di Windows 12.
Microsoft ha annuncianto l’introduzione di un piano di abbonamento per gli utenti che desiderano estendere il supporto alla propria copia di Windows 10 oltre la data di fine degli aggiornamenti regolari, prevista per il 14 ottobre 2025. Questo programma offrirà aggiornamenti di sicurezza al sistema operativo fino al 2028, segnando un cambiamento nelle politiche di supporto dell’azienda.
La novità, che emerge da un documento di supporto di Windows 10, è che per la prima volta nella sua storia, il programma di aggiornamento di sicurezza esteso (ESU) sarà reso disponibile anche agli utenti domestici del sistema operativo. In passato, Microsoft offriva questo servizio solo alle organizzazioni idonee, ma ora anche gli utenti individuali potranno beneficiare di questa opzione.
Grazie a questa possibilità, chi utilizza Windows 10 sui propri computer potrà pagare per continuare a ricevere assistenza anche dopo l’ottobre 2025, in alternativa al passaggio a Windows 11. È probabile che entro la fine di questo periodo Microsoft introdurrà una nuova generazione del sistema operativo, attualmente congetturata come “Windows 12“.
Il programma garantirà che gli utenti di Windows 10 continuino a ricevere gli aggiornamenti di sicurezza classificati come “Importanti” e “Critici”. Questo abbonamento si rivela particolarmente utile per quelle organizzazioni che non hanno ancora migrato a una nuova generazione di Windows.
Per gli utenti che scelgono di non pagare l’abbonamento, sarà comunque possibile utilizzare i loro computer come di consueto, ma Microsoft non fornirà più correzioni per i problemi di sicurezza scoperti o per le nuove minacce a Windows 10.
Per dare un contesto, Windows 7 ha ricevuto l’ultimo aggiornamento di supporto esteso nel gennaio 2023, più di dodici anni dopo il suo lancio. Windows 10, introdotto nel luglio 2015, potrebbe quindi avere un ciclo di vita ancora più lungo.
Inoltre, i programmi ottimizzati per Windows 10 potrebbero non funzionare correttamente su Windows 11. Per le aziende, l’estensione del supporto fornirà tempo aggiuntivo per apportare le modifiche necessarie e migrare a una nuova piattaforma.
Nonostante Microsoft non abbia ancora rivelato i prezzi per l’estensione del supporto a Windows 10, si aspetta che queste informazioni saranno rese note a breve.
Secondo i dati di StatCounter, Windows 10 rappresenta ancora il 68,02% di tutti gli utenti di computer con il sistema operativo di Microsoft. Questa posizione consolidata ostacola la crescita di Windows 11, che detiene solo il 26,63% di quota di mercato a novembre 2023. Rispetto al primo anno di disponibilità, Windows 10 è cresciuto molto più velocemente dell’attuale generazione, che nel periodo tra ottobre 2021 e ottobre 2022 ha raggiunto solo il 15,45% tra i dispositivi con software Microsoft. Al contrario, Windows 10, dal lancio nel luglio 2015 fino al suo primo “compleanno” nel 2016, ha raggiunto una quota di mercato del 28,24%.