Pixel 8 Pro di Google sfida i giganti del settore smartphone con una luminosità eccezionale e una drastica riduzione del consumo energetico. La competizione si scalda tra Google, Apple e Samsung.
Con la recente presentazione del Pixel 8 Pro, Google ha mostrato una notevole capacità innovativa, dimostrando che la sostenibilità energetica e le prestazioni di alto livello possono andare di pari passo. Il display del Pixel 8 Pro, con una luminosità da record di 2.400 nit, non solo si posiziona come il più luminoso sul mercato tradizionale, ma anche come il più efficiente sotto il profilo energetico.
Greta Thunberg e gli appassionati di tecnologia ecosostenibile non possono che esultare di fronte a tali notizie. Questo smartphone non solo supera il suo predecessore, il Pixel 7 Pro, ma ha anche avuto la meglio su due dei colossi dell’industria: Samsung e Apple.
Le ricerche e i test dimostrano che il display del Pixel 8 Pro raggiunge il picco di luminosità del Pixel 7 Pro consumando solamente il 47% dell’energia di quest’ultimo. Questo significa che, per raggiungere i 960 nits, il nuovo dispositivo ha bisogno di soli 3W di potenza, a fronte dei 6,4W necessari al Pixel 7 Pro per ottenere la stessa luminosità.
Tuttavia, Google non si ferma a sfidare se stessa. Confrontando il Pixel 8 Pro con l’iPhone 14 Pro Max e il Samsung Galaxy S23 Ultra, emerge un’efficienza energetica ancora superiore. Per raggiungere i medesimi 960 nits, sia Apple che Samsung necessitano di quasi 4W di energia, mentre il display del Pixel continua a brillare, mantenendo un consumo energetico più basso man mano che la luminosità aumenta.
Ciò pone Google in una posizione privilegiata nel mercato degli smartphone, creando un interessante teatro di sfida per i prossimi lanci dei suoi concorrenti. Samsung, in particolare, non sembra intenzionata a rimanere indietro. Si vocifera già che la prossima serie Galaxy S24 miri a superare Google, con display LTPO, M13 e una luminosità di picco che potrebbe raggiungere i 2.500 nit.