Microsoft rivela la data di lancio del nuovo aggiornamento di Windows 11 e introduce l’unificazione delle funzionalità dell’assistente AI Copilot.
In un evento incentrato su intelligenza artificiale (AI), dispositivi Surface e il futuro di Windows, Microsoft ha rilasciato alcune informazioni chiave sul suo sistema operativo di punta, Windows 11. L’annuncio più atteso riguarda la data di rilascio del prossimo aggiornamento, fissata per il 26 settembre di quest’anno.
La prima parte dell’evento è stata interamente dedicata al nuovo assistente virtuale avanzato dell’azienda, Copilot. Questo assistente AI, dotato di funzioni altamente innovative, sarà in grado di integrarsi con diverse parti del sistema operativo, tra cui il calendario, il browser Edge e il sistema di gestione dei file. Secondo i rappresentanti di Microsoft, Copilot è destinato a rivoluzionare il modo in cui gli utenti interagiscono con il loro ambiente digitale.
Una delle novità più interessanti è l’unificazione delle diverse incarnazioni di Copilot. Fino a oggi, Microsoft ha trattato le varie versioni di Copilot – ad esempio, per Windows, Office e Bing – come entità separate. Tuttavia, con il prossimo aggiornamento, tutti questi servizi saranno unificati in un unico assistente AI. Questo significa che gli utenti avranno un’esperienza più integrata e fluida, poiché Copilot sarà in grado di attingere a dati e funzionalità da diversi prodotti e servizi Microsoft.
Nonostante l’entusiasmo che circonda questi sviluppi, Microsoft non ha fornito dettagli chiari su come verrà distribuito l’aggiornamento. Tuttavia, è probabile che l’aggiornamento seguirà la prassi standard dell’azienda. Inizialmente, sarà disponibile solo per i “seeker”, ovvero quegli utenti che verificano manualmente la disponibilità di nuovi aggiornamenti tramite il pannello di Windows Update. Successivamente, la distribuzione avverrà in modo più ampio e automatico a tutti gli utenti.
Microsoft dovrebbe anche utilizzare il protocollo dei “safeguards”, un meccanismo di sicurezza che impedisce l’installazione dell’aggiornamento su dispositivi con configurazioni hardware problematiche o con bug noti. Questo metodo aiuta a mitigare i potenziali rischi associati a un lancio su larga scala, garantendo che gli utenti non si ritrovino con un sistema instabile o problematico.