A seguito della denuncia di Slack nel 2020, la Commissione Europea ha avviato un’indagine formale su Microsoft. L’obiettivo è chiarire se l’integrazione di Teams in Windows 11 violi le regole sulla concorrenza, segnando il ritorno del gigante tecnologico americano nel mirino delle autorità antitrust europee.

Due anni dopo la denuncia di Slack, la Commissione Europea ha deciso di avviare un’indagine ufficiale su Microsoft. Il fulcro della questione riguarda l’integrazione del software Microsoft Teams in Windows 11, considerata da alcuni una pratica anticoncorrenziale.

Il caso ha le sue origini nel luglio 2020, quando Slack ha presentato un reclamo formale alla Commissione Europea. La società accusava Microsoft di aver collegato in modo illegittimo Teams, la sua piattaforma di collaborazione, a Windows 11, in particolare tramite l’integrazione con la suite Office 365 (ora Microsoft 365). Microsoft ha respinto le accuse, sostenendo che tale integrazione non costituisce un ostacolo alla concorrenza. Tuttavia, sembra che la Commissione Europea sia di parere diverso.

In un comunicato stampa, l’istituzione ha espresso preoccupazione per un possibile abuso da parte di Microsoft della sua posizione dominante nel mercato del software di produttività. Tale abuso potrebbe manifestarsi limitando la concorrenza nel settore degli strumenti di comunicazione e collaborazione all’interno dello Spazio Economico Europeo (SEE). In particolare, si teme che Microsoft possa favorire Teams dando ai consumatori un accesso predefinito a questo prodotto quando si sottoscrive un abbonamento alle sue suite di produttività.

È la prima volta in 15 anni che Microsoft si ritrova nel mirino delle autorità antitrust europee. Nel 2004, la Commissione obbligò il gigante tecnologico a offrire una versione di Windows priva del Media Player. Cinque anni dopo, una decisione simile costrinse l’azienda a lanciare una versione di Windows 7 senza il browser Internet Explorer. Nonostante l’apertura dell’indagine, la Commissione sottolinea che l’indagine in corso non pregiudica l’esito.

Ma l’integrazione di Teams potrebbe non essere l’unico problema di Microsoft con le autorità antitrust europee. Nel 2021, un gruppo di produttori di software guidati da Nextcloud GmbH ha presentato un reclamo alla Commissione, accusando Microsoft di aver integrato illegalmente tutti i servizi della sua offerta Microsoft 365 (Teams, OneDrive, ecc.) in Windows 11. Se l’attuale indagine dovesse portare a una conclusione negativa per Microsoft, la Commissione potrebbe decidere di esaminare anche questi ulteriori prodotti software.

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