Un tribunale federale statunitense ha approvato in via definitiva l’accordo da 50 milioni di dollari per la class action a cui Apple ha aderito per le famose tastiere a farfalla. La causa risolve in via definitiva le accuse all’azienda di essere a conoscenza e di aver nascosto l’inaffidabilità delle tastiere dei computer MacBook, MacBook Air e MacBook Pro rilasciati tra il 2015 e il 2019. Secondo quanto riportato da Reuters, il giudice Edward Davila ha definito “equo, adeguato e ragionevole” l’accordo, in base al quale gli utenti coinvolti riceveranno risarcimenti compresi tra 50 e 395 dollari. Il giudice Davila ha scritto nella sua sentenza che sono pervenute più di 86.000 richieste di pagamento prima del termine ultimo per la presentazione delle domande.
Apple ha debuttato con la tastiera a farfalla nel 2015 con il MacBook da 12 pollici per eliminarla definitivamente nel 2020 dopo diversi tentativi di rendere il meccanismo migliore e più resistente. Questa tipologia di tastiera è stata oggetto di controversie per molti anni, in quanto gli utenti si sono lamentati di diversi problemi hardware. Apple è poi passata alle tastiere con interruttore a forbice, ma il cambiamento, l’ammissione del problema e l’assistenza offerta non hanno evitato all’azienda una causa legale ed il pagamento di un risarcimento di 50 milioni di dollari.
Alcuni membri della class action avevano tentato di contestare l’accordo sostenendo che il pagamento di 125 dollari proposto per un gruppo di querelanti non era sufficiente, un appello che il giudice Davila ha respinto. La possibilità che si potesse raggiungere un accordo migliore o che i benefici previsti dall’accordo non risarciscano per intero non sono risultati motivi sufficienti per negare l’approvazione, secondo il giudice, che ha anche respinto una richiesta di risarcimento da parte dei proprietari di MacBook che hanno subito guasti alla tastiera ma non hanno fatto riparare i loro computer da Apple.