Google lancia Magic Compose: l’IA integrata in Google Messaggi che suggerisce risposte automatiche ai messaggi, ma solleva dubbi sulla privacy degli utenti.

Google ha lanciato Magic Compose, lo strumento di intelligenza artificiale integrato in Google Messaggi, capace di suggerire risposte automatiche ai messaggi ricevuti. Questa funzione, annunciata durante la conferenza IO 2023, promette di semplificare il modo in cui gli utenti di Google Messaggi interagiscono con i propri contatti.

Il tanto atteso rilascio di Magic Compose, la nuova funzionalità di Google che promette di fornire aiuto automatico nella scrittura dei messaggi, è previsto per questa settimana. Tuttavia, inizialmente sarà disponibile solo negli Stati Uniti e solo per i clienti di Google One Premium selezionati. Gli utenti potranno utilizzarla solo se confermano di essere maggiorenni e acconsentono a concedere l’accesso ai propri messaggi, dando il permesso a Google di analizzare il contesto della conversazione e suggerire le migliori risposte. Questa operazione però solleva dubbi in merito alla crittografia end-to-end dell’app di messaggistica, che potrebbe essere violata attraverso questo metodo di accesso.

Grazie alla sua avanzata tecnologia, la piattaforma Magic Compose è in grado di creare nuovi messaggi con estrema facilità, partendo da una serie di semplici comandi dati dall’utente. Per esempio, se l’utente scrive “ora arrivo”, l’IA suggerirà di inserire anche l’orario di arrivo stimato. Ma non è tutto: grazie alla sua intelligenza superiore, Magic Compose è in grado di riconoscere automaticamente le lingue parlare dal mittente e dal destinatario e suggerire risposte in entrambe le lingue, senza bisogno di alcuna impostazione manuale da parte dell’utente. In questo modo, la comunicazione rimane fluida e semplice, senza sopravvenuti rallentamenti o disguidi di sorta.

Questa funzione arriva in un momento in cui la privacy degli utenti è oggetto di grande attenzione. La crittografia end-to-end è una caratteristica distintiva di Google Messaggi e di altre app di messaggistica, poiché impedisce a terzi di accedere ai messaggi scambiati. Il rilascio di Magic Compose, che richiede l’accesso ai messaggi degli utenti, porta a una possibile violazione della privacy.

Nonostante ciò, Google continua a investire nello sviluppo dell’intelligenza artificiale e della sua integrazione nei suoi prodotti. Magic Compose è solo l’ultimo esempio, e probabilmente non sarà l’ultimo. La domanda rimane: fino a che punto gli utenti saranno disposti a sacrificare la propria privacy per usufruire delle comodità offerte dall’IA?

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