Il produttore di elettronica taiwanese Pegatron, che era considerato il partner esclusivo per l’assemblaggio delle headset per la realtà mista di Apple, è stato recentemente rimosso dalla catena di fornitura del dispositivo, secondo quanto riportato da DigiTimes.
Luxshare potrebbe essere il nuovo partner di Apple per la produzione del visore AR/VR. A darne conferma la testata asiatica DigiTimes, che riporta la notizia già anticipata dall’analista Ming-Chi Kuo in febbraio. Secondo le voci, anche se Pegatron avrebbe dovuto essere l’unico partner per la realizzazione del visore di Apple, le operazioni sarebbero state affidate al partner cinese Luxshare già dal mese scorso.
Pegatron avrebbe stabilito il processo produttivo per il visore di Apple, ma i margini di guadagno sarebbero risicati e, essendo previsto un numero basso di unità per la prima generazione del visore, non ci sarebbero numeri sufficienti per rendere l’affare redditizio. Luxshare, invece, potrebbe lavorare in perdita, ma confida che entrare “nel giro” dei partner di Apple possa portare a guadagni futuri.
Se Luxshare dovesse essere effettivamente l’unico partner industriale di Apple per il suo visore Reality Pro, sarebbe la prima volta che un’azienda cinese finisce per essere l’unico responsabile della produzione e dell’assemblaggio di un dispositivo Apple inedito. Finora, la società ha affidato sviluppo e produzione ai grandi nomi di Taiwan, per passare poi gradualmente parte delle commesse ad aziende cinesi. Luxshare produce già le AirPods e diversi modelli di iPhone e Apple Watch, e in futuro potrebbe realizzare parte degli iPhone 15 Pro Max e alcuni dei prossimi MacBook.
La notizia potrebbe rappresentare un punto di svolta per la fornitura di Apple, poiché Luxshare, un’azienda cinese in crescita, potrebbe offrire prezzi più competitivi rispetto ai partner tradizionali di Taiwan, come Pegatron e Foxconn. La società ha inoltre aumentato la sua presenza globale acquisendo la divisione wireless di Wistron l’anno scorso e ha annunciato di voler investire 1,4 miliardi di dollari per la costruzione di una fabbrica in Messico.
Se Apple dovesse beneficiare del cambio di fornitore, questo potrebbe rappresentare una seconda saggia scelta dal punto di vista economico, ma potrebbe tranquillamente passare per una importante mossa strategica per conquistare sempre più porzioni di mercato.