Baidu ha in programma di lanciare un servizio di chatbot con intelligenza artificiale simile a ChatGPT a marzo. Le informazioni sono state confermate da diverse fonti che lavorano con il gigante cinese della ricerca.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, il gigante cinese della ricerca Baidu intende introdurre un servizio di intelligenza artificiale simile a ChatGPT che fornisca agli utenti risultati di conversazione. Sarà basato sul sistema Ernie, un modello di apprendimento automatico su larga scala addestrato per diversi anni che “eccelle nella comprensione e generazione del linguaggio naturale”, ha dichiarato Baidu nel 2021.
ChatGPT di Open AI ha conquistato il mondo tecnologico negli ultimi tempi, grazie alla sua capacità di rispondere a domande basate sui fatti, di scrivere in modo simile a quello umano e persino di creare codice. Microsoft ha investito 1 miliardo di dollari in Open AI nel 2019 e, secondo quanto riferito, intende incorporare alcuni aspetti di ChatGPT nel suo motore di ricerca Bing.
Google, nel frattempo, probabilmente vede la tecnologia come una minaccia per la sua attività di ricerca e intende accelerare lo sviluppo della propria tecnologia di IA conversazionale. L’amministratore delegato Sundar Pichai avrebbe dichiarato un “codice rosso” per ChatGPT e potrebbe prepararsi a mostrare 20 o più prodotti di IA e un chatbot per il suo motore di ricerca alla conferenza I/O di maggio 2023.
Baidu avrebbe riscontrato un ritardo nella crescita della ricerca e vede nelle app simili a ChatGPT un potenziale modo per superare i rivali. “Sono molto contento che la tecnologia su cui riflettiamo ogni giorno possa attirare l’attenzione di così tante persone. Non è facile”, ha dichiarato durante una conferenza tenutasi a dicembre, secondo una trascrizione visionata da Bloomberg.
ChatGPT ha attirato in gran parte l’attenzione positiva, ma sono emersi anche gli aspetti negativi. Il sito di notizie tecnologiche CNET è stato costretto a correggere gli articoli scritti dall’intelligenza artificiale a causa di errori e preoccupazioni di plagio. Inoltre, le scuole pubbliche di New York hanno recentemente vietato ChatGPT per problemi di imbrogli, in quanto può creare articoli e saggi difficili da distinguere dai contenuti creati dagli studenti.